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Lavoro, dati in chiaroscuro nel Lecchese: più contratti ma cala il "tempo pieno"

La crescita occupazionale che si registra nei nostri territori è essenzialmente part time e a tempo determinato. Monteduro (Uil del Lario): «Precarietà che condiziona pesantemente la vita dei lavoratori»

Posti di lavoro, situazione in chiaroscuro in provincia di Lecco. A confermarlo sono i dati del sistema informativo Quadrante Lavoro di Regione Lombardia forniti dalla Uil Lario sull'avviamento/cessazioni nei primi nove mesi del 2019.

In questo periodo, nel Lecchese gli avviamenti sono stati 27.611, a fronte di 25.734 cessazioni; saldo dunque positivo di 1.877 unità, pari al 6,8%. Dato curioso, stesso saldo (+1.877) verificatosi nello stesso periodo del 2018, ma allora con un incremento leggermente inferiore (8,7%).

Qualità della vita: Lecco scende in classifica

Il contributo maggiore al saldo positivo arriva dall'aumento degli avviamenti dei contratti part time nei primi 9 mesi del 2019: avviamenti part time 7.950; nel 2018 erano stati 7.898; saldo +52. I contratti a tempo pieno sono diminuiti rispetto al 2018, -1.266 in provincia di Lecco (da 20.927 a 19.661).

La situazione nei vari settori produttivi

Agricoltura   +34,5%
Commercio e Servizi   +6,1%
Costruzioni   +12,1%
Industria   +5,2%

È evidente il contributo del settore del commercio e servizi agli avviamenti, a Lecco 17.464 solo in questo settore.

Le diverse tipologie di contratto

Saldo avviamenti / cessazioni, Contratti a tempo indeterminato: Lecco -348 unità, -5,1%
Saldo avviamenti / cessazioni, Contratti a tempo determinato: Lecco + 1.724, +13,5% unità
Saldo avviamenti / cessazioni, Contratti somministrati: Lecco + 103 unità, +2,2%
Saldo avviamenti / cessazioni, Contratti a progetto: Lecco +20 unità, +3,3%
Saldo avviamenti / cessazioni, Contratti di apprendistato: Lecco +378 unità, +51,4%

Il commento

«Ancora una volta emerge che la crescita occupazionale che si registra nei nostri territori è essenzialmente part time e a tempo determinato. Una precarietà che condiziona pesantemente la vita dei singoli lavoratori, in quanto limita la possibilità di avere accesso al credito e la possibilità di costruirsi una pensione dignitosa» commenta Salvatore Monteduro, segretario generale Cst Uil del Lario.

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