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Turismo in aumento sul lago: ecco com'è variato negli ultimi dieci anni

Gli stranieri sul ramo lecchese rappresentano il 60% dei visitatori

Ieri nella sede di Lecco della Camera di Commercio di Como-Lecco una trentina di imprese dei settori ospitalità, ristorazione, attività ricreative, servizi di accompagnamento hanno incontrato operatori esteri (tour operator, organizzatori di eventi e giornalisti) interessati a conoscere meglio il Lago di Como e la Lombardia come mete turistiche ma anche i prodotti e i servizi turistici offerti dalle aziende del territorio.

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Turismo in crescita da 10 anni

L’iniziativa, giunta alla quinta edizione, è parte del più ampio calendario di eventi di InBuyer 2019, progetto promosso da Unioncamere Lombardia, sistema camerale lombardo e Regione Lombardia per favorire l’export delle imprese locali, creando occasioni di business con il coordinamento operativo di Promos Italia. 

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Giuseppe Rasella, componente di Giunta della Camera di Commercio di Como-Lecco, ha così commentato:

«Il turismo è uno dei settori trainanti per la nostra economia. Gli ultimi dati ci confermano che l’area lariana è sempre più meta di turisti italiani e stranieri e occorre proseguire e cogliere le opportunità di questo trend positivo. Tra il 2007 e il 2018 le presenze turistiche sono aumentate in provincia di Lecco (+ 12%) e ancora di più in provincia di Como (+ 39%; Lombardia + 36,5%, Italia + 7%). Nello stesso periodo, tuttavia, la durata del soggiorno medio si è ridotta: in provincia di Como è passata in media da 2,7 a 2,5 giorni, soprattutto per i turisti stranieri (la cui permanenza è calata da 3 a 2,6), a Lecco è scesa da 3 a 2,4 giorni con un calo per i turisti italiani (da 3,2 a 2,2 giorni)».

Più stranieri che italiani

«Sul totale delle presenze turistiche del 2018 i turisti stranieri sono oltre la metà del totale: a Como sono ben il 76% e a Lecco il 59% (in media con la Lombardia 60%, Italia 49,5%), Per quanto riguarda la tipologia di ricettività sono diminuiti gli esercizi alberghieri (- 2,8% a Como tra il 2007 e il 2018, - 25,2% a Lecco tra 2012 e 2018), mentre sono aumentati quelli extra-alberghieri, con un notevole incremento dei posti letto, specie in provincia di Lecco (+ 147,4%); Como 29,6%. Ciò sembra configurare due trend di sviluppo turistico: quello comasco più legato al segmento luxury e quello lecchese che richiede servizi più di base e quindi maggiormente orientato alle strutture extraalberghiere».

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