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Economia

Vino: in Lombardia produzione calata di un quarto, ma aumenta la qualità

Nel Lecchese, pur se in dimensioni ridotte rispetto ad altre zone della regione, esistono delle realtà produttive

La vendemmia del 2019 in Lombardia si chiude con una flessione del 25% della produzione rispetto all'anno precedente. Ma la qualità del vino, secondo un primo bilancio della Coldiretti Lombardia, sarà "ottima". A influire sull'andamento della stagione, si spiega dalla Coldiretti regionale, sono stati da il freddo del mese di maggio, le grandinate che hanno colpito la regione e il calo produttivo fisiologico che si verifica dopo annate abbondanti come quella del 2018.

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Ma il clima favorevole di inizio estate ha esaltato la maturazione dei grappoli, dando vita a una vendemmia 2019 di "elevata qualità". In Lombardia ci sono oltre 20mila ettari a vigneto, quasi tutti dedicati a nettari di alta qualità, grazie a 5 Docg, 21 Doc e 15 Igt. Le province più vocate sono Pavia con più di 12.500 ettari e Brescia con oltre 6.800 ettari. A seguire Mantova (più di 1.700 ettari), Sondrio (circa 800 ettari), Bergamo (640 ettari), Milano e Lodi (circa 200 ettari), ma zone viticole più ridotte si contano anche fra Como, Lecco, Varese e Cremona.

«Con i nostri vini raccontiamo le peculiarità che contraddistinguono e valorizzano i nostri territori - spiega Paolo Voltini, presidente di Coldiretti Lombardia - si tratta di un patrimonio di cultura, conoscenza e biodiversità sempre più apprezzato anche a livello internazionale visto che l'export delle etichette lombarde nel mondo ha raggiunto il record storico di circa 271 milioni di euro all'anno».

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