Marcello Fois alla libreria "Volante" di Lecco
«Lì, distesi a terra, rivolti al cielo di una tinta indefinibile, le parti si invertivano: lì Pietro sapeva cose che Paolo ignorava. Quel tempo era stato un immenso vomere che aveva ribaltato il terreno delle loro esistenze».
Pietro e Paolo, quindi: un tempo amici inseparabili, poi l'adolescenza che sfugge via e la Storia del primo Novecento che incombe, rovesciando gli equilibri, cambiando nel profondo i protagonisti. A far da cornice la Sardegna, prima, e la Grande Guerra, poi, il tutto in un nuovo romanzo firmato da Marcello Fois. Si tratta proprio di "Pietro e Paolo", volume al centro di una nuova presentazione con autore alla Libreria Volante di Lecco: un appuntamento in programma per sabato 30 novembre alle 18 e che porterà nel negozio di via Bovara il noto scrittore e sceneggiatore, autore di libri di successo come il Premio Italo Calvino "Picta" o il finalista Campiello 2012 "Nel tempo di mezzo2. Uno scrittore, Fois, che ha saputo fare della sua terra, la Sardegna, una speciale ambientazione per romanzi noir e che giusto a settembre è tornato sugli scaffali con questo nuovo libro, edito da Einaudi.
Amicizia ai tempi della Grande Guerra
Appassionato de "I Promessi Sposi" e in passato ospite della Libreria Volante proprio per parlare del suo «Renzo, Lucia e io. Perché, per me, "I promessi sposi" è un romanzo meraviglioso», Marcello Fois presenta, questa volta, un romanzo che porta nel cuore di una Sardegna selvaggia, terra di un'amicizia tra due ragazzi che appartengono a classi sociali diverse: uno figlio dei servi, Pietro; l'altro figlio dei padroni, Paolo. Il secondo insegna grammatica e matematica al primo, ma il primo sa correre, ha una salute più forte; e quando la Storia chiama, entrambi devono rispondere. La Grande Guerra, la spersonalizzazione di soldati che, dietro divise imperfette, sono tutti uguali e un ragazzo ormai uomo, Paolo, che sa di essere debole e che chiede all'amico di non lasciarlo. «Pietro - si legge nella presentazione del romanzo - forse lo tradirà o forse rispetterà la promessa, ma da quei giorni di bombe e combattimenti le loro vite, e quelle delle loro famiglie in Sardegna, cambieranno per sempre. Sino a quel mattino di gennaio in cui, ormai uomini fatti, si troveranno di nuovo uno di fronte all'altro. In una resa dei conti dove tradirsi o salvarsi può essere paradossalmente lo stesso gesto».