Serate orlandesche: “Le Arme – dal fair play cavalleresco allo spirito olimpico”.
Per il ciclo delle Serate Orlandesche, venerdì 20 maggio, alle ore 21, si terrà ad Oggiono presso la palestra comunale, la terza serata dal titolo: “Le Arme – dal fair play cavalleresco allo spirito olimpico”.
Dopo l’introduzione sul codice cavalleresco a cura di Dario Angelibusi, che modererà la serata, la dott.ssa Paola Aurucci approfondirà la tematica del fair play sportivo sotto diversi punti di vista, da quello propriamente agonistico a quello finanziario, ossia le condotte di correttezza e sostenibilità finanziaria nel mondo delle società calcistiche introdotte nel 2009 dal Comitato esecutivo della UEFA su proposta di Michel Platini. La seconda parte della serata invece sarà dedicata ad associazioni sportive del territorio, il Circolo della Scherma Lecco e l’A.S.D. Okinawa di Oggiono, per una dimostrazione pratica delle discipline sportive, scherma e arti marziali, che idealmente sono quelle richiamate nel poema ariostesco.
Altri ospiti saranno l’associazione Sala d’Armi Achille Marozzo, che si occupa da quasi vent’anni dello studio e dell’applicazione delle antiche tecniche di combattimento all’arma bianca, l’associazione Ars Antica, che in provincia di Lecco promuove con intenti filologici, divulgativi e di spettacolo la conoscenza della storia medievale anche attraverso la rievocazione di episodi di storia locale durante il periodo medioevale, e l’associazione Jedi Generation.
Lo sport ha rappresentato da sempre l’epica sfida dell’uomo con se stesso, con i suoi limiti e le sue potenzialità sia fisici che psicologici, e con il confronto con l’avversario. L’idea, quindi, di rendere lo sport il protagonista di questa serata orlandesca nasce dal fatto che l’Orlando Furioso è, tra le altre cose, anche un manuale di fair play. Mancano poco più di 60 giorni all’inizio delle Olimpiadi di Rio: il giuramento olimpico dell’atleta recita “rispettando e osservando le regole che li governano, impegnandoci nel vero spirito della sportività per uno sport senza doping e senza droghe, per la gloria dello sport e l'onore della mia squadra”, un concetto che Ludovico Ariosto sintetizzò nel celebre verso “Oh gran bontà dei cavalieri antiqui”.