Il mistero del volto di Saulo
Lo sguardo pensoso, il viso allungato e la barba aguzza, il naso aquilino. E’ il vero volto di San Paolo? Oppure è quello del filosofo Plotino, egiziano di nascita ma greco quanto a cultura, che l’iconografia cristiana utilizzò sino al Medioevo per dimostrare che il cristianesimo non era una religione solo del “popolino”? Si parlerà anche di questo piccolo mistero, venerdì sera (22 novembre, ore 21, Sala Ticozzi di via Ongania 4 a Lecco), all’incontro “Ritratto di Saulo” proposto dalla Parrocchia di San Nicolò e da Comunione e Liberazione nell’ambito del ciclo “Sulle orme di Paolo. Sulle tracce di Cristo”, che prevede altri due successivi momenti di qui a Natale.
Venerdì, a guidare un’intrigante cavalcata lungo i secoli alla scoperta di come è stato rappresentato l’Apostolo delle Genti, sarà il professor Marco Bona Castellotti, critico e storico dell’arte, già docente presso l’Università Cattolica, collaboratore di giornali e riviste, curatore tra l’altro di una mostra che nel 2009, al Museo di Santa Giulia a Brescia, indagò questo tema.
Ormai di casa a Lecco – dove in questi ultimi anni ha proposto serate dedicate a Caravaggio, Raffaello, Tintoretto, Michelangelo –, Bona Castellotti partendo dalla prima immagine nota di San Paolo, clamorosamente scoperta solo nel 2009 in un affresco della catacomba romana di Santa Tecla, risalirà fino a tempi più recenti per raccontare come Saulo di Tarso, l’ebreo persecutore dei cristiani diventato il protagonista della diffusione del cristianesimo nel mondo e nei territori romani, è stato nei secoli rappresentato dall’arte e recepito dalla religiosità popolare così come dalla cultura alta. Un percorso artistico che vuole andare alla radice di queste rappresentazioni, a raccontare una vita, quella del Santo, spesa fino al sacrificio di sè – secondo la tradizione Paolo, in quanto cittadino romano, fu decapitato alle porte di Roma durante una persecuzione contro i cristiani – nella “corsa verso la meta”, come lui stesso l’ha definita nella Lettera ai Filippesi: la corsa drammatica ma incrollabilmente carica di speranza di un uomo che vuol conquistare Cristo dopo essere stato da Lui conquistato sulla via di Damasco, come tanta altra arte ha dipinto nel tempo.
Dopo la serata con Marco Bona Castellotti, il ciclo “Sulle orme di Paolo. Sulle tracce di Cristo” organizzato da Parrocchia di Lecco e Comunione e Liberazione prevede altri due momenti: lunedì 9 dicembre alle 21, sempre in Sala Ticozzi, il biblista Silvio Barbaglia parlerà della Lettera ai Filippesi, al centro della Proposta per l’anno pastorale dell’arcivescovo di Milano Mario Delpini; sabato 21 dicembre sarà quindi la volta della Veglia natalizia (canti, letture e preghiere) proposte da Comunione e Liberazione nella Basilica di San Nicolò.
SULLE ORME DI PAOLO
SULLE TRACCE DI CRISTO
RITRATTO DI SAULO
Marco Bona Castellotti – storico dell’arte
Venerdì 22 novembre h. 21 – Sala Ticozzi, via Ongania 4 Lecco
LA LETTERA AI FILIPPESI
SPIEGAZIONE E PASSI PER LA VITA
Silvio Barbaglia – biblista
Lunedì 9 dicembre h. 21 – Sala Ticozzi, via Ongania 4 Lecco
VEGLIA DI NATALE
CANTI, LETTURE E PREGHIERE VERSO LA NATIVITÀ, SULLE ORME DI PAOLO
Sabato 21 dicembre h. 21 – Basilica di San Nicolò Lecco