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Martedì, 30 Aprile 2024
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Emergenza idrica e siccità: previsioni e piani di gestione per il nostro territorio

Le aree critiche individuate sono tre e le problematiche possono essere differenti per ciascuna zona. In tal senso, monitoraggio e previsione risultano essenziali, così come un uso corretto e consapevole dell'acqua

LECCO - Anche il 2023 si presenta, purtroppo già dai primi mesi, come un anno particolarmente siccitoso e con un deficit di approvvigionamento idrico inferiore del 60% rispetto allo stesso periodo degli anni precedenti (fonte Anbi). 

Lo stato di severità idrica su scala nazionale, aggiornato al 10 marzo 2023, non è molto rassicurante: circa la metà del Paese si trova in una situazione di severità bassa e l’altra metà in una situazione di severità media (fonte ISPRA): quest'anno - inoltre - si registra il 35% di neve in meno rispetto al decennio precedente.

I dati non sono simmetrici e, all’interno del Paese, ci sono zone, soprattutto il Nord-Ovest col Piemonte e la Lombardia, che soffrono di più (fonte CNR).

I dati a Lecco

Anche nella nostra provincia nevica e piove molto meno rispetto al passato. I terreni sono aridi, le portate dei torrenti e dei fiumi si sono ridotte del 33,4% (con riferimento al bacino dell’Adda, dati ARPA), le falde acquifere, veri e propri serbatoi d’acqua, non si sono ricaricati adeguatamente e lo spettro di un’estate ancor più siccitosa di quella del 2022 è sempre più reale. L’analisi meteo, per attuare previsioni sul futuro, si basa su dati storici raccolti dal territorio, anche attraverso le postazioni ARPA. 

In un contesto del genere, Lario Reti Holding ha impostato diverse attività per il monitoraggio, la previsione e la gestione dell’approvvigionamento idrico.

Il territorio, per le caratteristiche orografiche e per la grande vocazione turistica, comporta una differente gestione dell’approvvigionamento idrico dalle diverse fonti in base alle particolarità individuate in ciascuna zona e in base al periodo dell’anno.

Le aree individuate principalmente a rischio sono tre, e le criticità che una situazione estrema di siccità può far emergere sono differenti per ciascuna zona: 

- Area montana e lacuale ad alta vocazione turistica con approvvigionamento principale da sorgenti in quota e, in pochi casi, pozzi.

- Area di pianura con approvvigionamento principale da Acquedotto Brianteo, corroborato in alcune zone da fonti locali.

- Area lungo il Fiume Adda con approvvigionamento principale da pozzi, con apporto di alcune sorgenti locali.

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Osnago: una delle Stazioni ARPA Prov. Lc: misurazione pioggia cumulata

Le previsioni permettono di capire se il periodo che stiamo vivendo si trova sopra o sotto la media stagionale e dà un’idea della grandezza del fenomeno in corso, attraverso i parametri di temperatura e precipitazione media stagionale, precipitazione cumulata progressiva annuale e distribuzione dei giorni piovosi.

Tutto ciò consente di delineare l’evoluzione più probabile delle principali variabili meteorologiche e quindi guidare la scelta delle azioni da intraprendere

Valutare le criticità

Per le fonti di approvvigionamento vengono analizzati il tempo di risposta ad eventi meteorici di sorgenti e falde che evidenziano il tasso di diminuzione nel tempo in assenza da apporti meteorici. In questo viene rilevata anche la normale oscillazione di livello dei serbatoi e la sua variazione nel passato nei periodi di prolungata assenza di apporti meteorici. 

Definire poi la vulnerabilità di un sistema idrico è molto complesso: ad esempio, per valutare la criticità di un pozzo occorre analizzare il livello di falda con la portata emunta, il tipo di pompa installata, la modalità di regolazione, quante ore è attivo il pozzo, la profondità del pozzo, etc.

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Analisi dei livelli di falda di alcuni pozzi identificati come critici nel 2022

Come ridurre le perdite d'acqua?

Lario Reti Holding ha improntato già numerose azioni riguardo alle attività strutturali, identificando gli interventi ad efficientare pozzi e sorgenti esistenti, ricercandone al contempo di nuovi ma anche realizzando connessioni intercomunali e avviando studi per la creazione di invasi.

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Il piano per combattere la siccità non si ferma qui: le azioni previste si associano all’approccio già avviato fin dal 2016 per la riduzione delle perdite idriche, che vedranno l’estensione delle attività già iniziate ad ulteriori 1.255 Km di rete idrica grazie anche ai fondi ottenuti dal finanziamento PNRR. 

Inoltre, Lario Reti Holding ha avviato uno studio con il Politecnico di Milano sulla situazione delle sorgenti a servizio della zona nord della Provincia: le risultanze ottenute avranno effetti nel medio/lungo termine e su larga scala circa le possibili soluzioni da attuare, in virtù dell’evoluzione del quadro climatico e dei possibili impatti sulla gestione del servizio idrico.

L’obiettivo è quello di eseguire una valutazione idrogeologica correlata all'andamento climatico del territorio nel periodo 2022-2033 per verificare l'influenza sul regime di portata e qualità delle captazioni, con conseguenti possibili soluzioni impiantistiche per ovviare ai problemi di carenza idrica.

Contenere gli sprechi

Oltre a tecnologia e investimenti è necessario anche un cambiamento culturale. Lario Reti Holding, in sinergia con l’Ufficio di Ambito di Lecco e tutti i Comuni della provincia, sta avviando una campagna di sensibilizzazione al risparmio idrico richiesto a tutti verso i cittadini: un uso corretto e consapevole della risorsa acqua è necessario e imprescindibile per far continuare a prosperare il nostro territorio.

Ogni cittadino è chiamato, in questo momento di siccità, a fare la sua parte; un uso responsabile dell'acqua potabile è un comportamento virtuoso da adottare ogni giorno, oltre a essere una pratica di buona educazione civica: aiutaci facendo la tua parte.

Sulla  landing page dell'azienda sono disponibili tutti i consigli contro lo spreco idrico, insieme ad un test interattivo per avere coscienza di quanta acqua è possibile risparmiare cambiando anche di poco le proprie abitudini quotidiane.

Inoltre, avvicinandoci all’estate, è necessario monitorare l’emissione di eventuali ordinanze di limitazione/riduzione dei consumi emesse dal proprio Comune e oltreché impegnarsi a rispettare quanto stabilito dal sindaco, al fine di preservare questa nostra preziosa risorsa.

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