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Cresce l'allerta incendi, mentre la siccità sta prosciugando il Lario

La Protezione civile ha diramato un bollettino di criticità "moderata" per il rischio roghi. Lago di Como: rispetto alla media stagionale mancano 95 milioni di metri cubi di acqua

L'attenzione sul fronte incendi aumenta: da giallo, il bollettino di Protezione civile diventa arancione, ovvero "rischio moderato". La nuova allerta è entrata in vigore alle ore 18 di oggi, martedì 12 marzo, e fino al prossimo aggiornamento.

Interessato anche il territorio di Lario e Prealpi, oltre a Valchiavenna (So), Verbano (Va), Brembo (Bg), Basso Serio-Sebino (Bg-Bs), Mella-Chiese (Bs), Garda (Bs), Pedemontana Occidentale (Va-Co-Lc), Oltrepò Pavese (Pv).

La situazione meteo

A causa dell'intensificazione dei venti previsti a partire dal prossimo 13 marzo e del basso tasso di umidità, si generano condizioni favorevoli allo sviluppo e alla propagazione di incendi boschivi anche in previsione dell'accentuazione dei venti attesa nelle prossime ore sui settori di Nord Ovest.

Divieto di accensione fuochi

Si ricorda che dal 2 gennaio è attivo il "Periodo ad Alto Rischio di Incendio Boschivo" fino a revoca. Vige pertanto il divieto assoluto di accendere fuochi nei boschi o a distanza da questi inferiore a cento metri, far brillare mine, usare apparecchi a fiamma o elettrici per tagliare metalli, motori, fornelli o inceneritori che producano braci o faville, gettare mozziconi accesi al suolo e compiere ogni operazione che possa creare pericolo di incendio. Scattano pertanto, per i trasgressori, le sanzioni previste dalla legge.

Siccità preoccupante

La situazione legata alla siccità in Lombardia continua a preoccupare: le riserve di acqua liquida sono quasi esaurite, e anche il soccorso della fusione delle nevi non promette miracoli. Sulle Alpi, infatti, la neve c'è, ma solo alle alte quote, poiché sotto i 1.500 metri il caldo mese di febbraio ha già anticipato il disgelo.

A preoccupare è il volume dei laghi lombardi, la grande riserva idrica, storicamente regolata, artefice delle possibilità di alimentare la rete dei canali irrigui: i dati a oggi sono allarmanti, soprattutto per il Lago di Como (e per l'Iseo).

Sul Lario mancano, rispetto alla media del periodo, 95 milioni di metri cubi di acqua per un deficit del 21%. L'acqua effettivamente disponibile come serbatoio per finalità irrigue, rispetto alla capacità massima, è del 10%.

Vento forte: decine di interventi dei Vigili del fuoco

Complessivamente i Laghi Maggiore, di Como e d'Iseo stanno stoccando 170 milioni di metri cubi d'acqua, su una capacità d'invaso di ben 760 milioni di mc complessivi. I laghi a secco in questa fase stanno cercando di limitare le perdite, riducendo i rilasci agli sbarramenti sugli emissari, ma nonostante ciò le tendenze restano negative e i livelli continuano ad abbassarsi, anche perché non sono previste, almeno per questa settimana, precipitazioni importanti. Neanche dagli invasi idroelettrici d'alta quota ci si può aspettare molto: nel bacino montano dell'Adda, ad esempio, i depositi idroelettrici sono vuoti all'80%. Questi dati sono stati resi noti da Legambiente Lombardia, che il prossimo 15 marzo parteciperà nelle piazze della regione al Global Stroke For Future.

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