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Pioggia e neve in quota: torna l'allerta valanghe in montagna

Il maltempo caratterizzerà la giornata di domenica: nuovo bollettino di colore giallo da Regione Lombardia sino alle 00.00 di lunedì

La 'tregua' è durata decisamente poco, qualche ora fra venerdì e sabato. Il maltempo caratterizzerà la giornata di domenica e una nuova allerta valanghe interessa il nostro territorio: dalla scorsa mezzanotte è infatti in vigore un dispositivo di allertamento di colore giallo (criticità ordinaria) che resterà attivo sino alle 00.00 di lunedì 11 marzo.

La sintesi meteo

Dalla serata di sabato, a partire dai settori occidentali, prevista la progressiva intensificazione delle precipitazioni. Quota neve in rialzo nel corso della giornata e più alta in Appennino e sui settori prealpini orientali rispetto a quelli occidentali, compresa tra 1.100 e 1.400 metri. Nuovi accumuli previsti di 10-20 cm sui settori occidentali, inferiori ai 10 cm altrove. Ventilazione in intensificazione in quota da moderata a forte, in valle debole o moderata su Prealpi ed Appennino, debole sulle Alpi.

Nel corso delle ultime 24 ore i rilevi lombardi sono stati interessati da deboli precipitazioni nevose; gli apporti maggiori, tra 15-20 cm, si sono registrati in Appennino Pavese, mentre sono caduti 5-10 cm su Retiche occidetali, Prealpi ed Orobie, non oltre i 5 cm sui restanti settori. Il rinforzo dei venti, oltre a distribuire irregolarmente la nuova neve, ha rimaneggiato gli strati superficiali del manto nevoso formando pertanto nuovi lastroni soffici, sovrapposti ai precedenti.

Il collegamento tra nuovi e vecchi lastroni è fragile. Alle fasce altimetriche intermedie e di fondovalle la nuova neve risulta inumidita/bagnata in seguito al progressivo rialzo del limite delle nevicate. Il problema principale, su tali aree, è da ricondurre ai fenomeni di neviflusso, che potranno evolvere verso un progressivo collasso favoriti dall'aumento del sovraccarico e dalle fasi di neve mista ad acqua.

Nella notte e al mattino di domenica 10/03 attese precipitazioni moderate e diffuse, a tratti anche a carattere di rovescio, localmente forti sui settori centro-occidentali e fascia prealpina; nel pomeriggio le precipitazioni andranno ad esaurirsi in Appennino e ad attenuarsi in serata sui restanti settori, salvo fenomeni residuali su base localizzata. Quota neve tra i 1.200 e i 1.500 metri su Alpi e Prealpi, 1.400 -1700 metri in Appennino. Nuovi accumuli previsti di 40-60 cm, con valori inferiori (30-40 cm) su Retiche orientali e Appennino. Ventilazione in quota forte dai quadranti meridionali, in indebolimento verso sera. In valle ventilazione moderata o forte orientale su Prealpi ed Appennino, in indebolimento in serata; debole di direzione variabile sulle Alpi.

Gli importanti quantitativi di neve fresca previsti verranno distribuiti in maniera irregolare dai forti venti che accompagneranno le precipitazioni. Oltre il limite del bosco si formeranno pertanto estesi nuovi lastroni soffici, che incrementeranno e sovraccaricheranno significativamente quelli già presenti non ancora ben collegati al vecchio manto nevoso. Si prevede una decisa ripresa dell'attività valanghiva spontanea con diffusi fenomeni di grandi e anche molto grandi dimensioni. Alle fasce altimetriche intermedie e di fondovalle la nuova neve risulterà inumidita/bagnata in seguito al progressivo rialzo del limite delle nevicate. Il problema principale, su tali aree, sarà da ricondurre ai fenomeni di neviflusso, che potranno evolvere verso un progressivo collasso favoriti dall'aumento del sovraccarico e dalle fasi di neve mista ad acqua.

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