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Straniero orina in strada, commenti brutali sui social

Il consigliere d'opposizione Sonia Mazzoleni: «Inaccettabili parole razziste sul gruppo FB "Sei di Calolzio se", bisogna vergognarsi. E dove sono i moderatori?». La replica dell'assessore Luca Caremi: «Ci era sfuggito, post rimosso, la responsabilità è di chi scrive»

“Ci vuole l’impiccagione nella piazza del Comune… forse è meglio la ghigliottina… sono animali”. Sono alcuni dei pesanti commenti, anche a sfondo razzista, pubblicati sul gruppo facebook “Sei di Calolzio se” in riferimento al post di una donna che segnalava un “ragazzo non italiano” che aveva fatto la “pipì sul portone di una casa”.

Se la scelta di utilizzare la strada come un bagno è stata giustamente criticata da alcuni cittadini in modo appropriato, altri hanno superato il segno lasciandosi andare a parole inaccettabili. Un episodio rilevato e criticato pubblicamente dal Consigliere comunale di opposizione Sonia Mazzoleni (Centrosinistra) che ha diramato una nota alla stampa per esprimere tutta la propria contrarietà rispetto all’accaduto e per chiedere ai moderatori del gruppo di prestare la massima attenzione contro certe parole eccessive. 

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«È da alcuni giorni che sulla pagina FB “Sei di Calolzio se”, vengono pubblicate parole e frasi che, partendo da una segnalazione “Ragazzo non italiano fa pipì sul portone di una casa” fatta da una signora residente in piazza Regazzoni, ha scatenato rincorsa a commenti che di fatto, sono una vera e propria istigazione all’odio razziale - commenta Sonia Mazzoleni - Non saprei definire in altro modo le frasi pubblicate sulla pagina, ne cito alcune: “ci vuole l’impiccagione in piazza del Comune…. forse è meglio la ghigliottina….” e ancora…. “sono animali…. non confondere la c…a con il cioccolato…. tramutare i pezzi di merda in miele”. Vi si legge il peggio del peggio, c’è solo l’imbarazzo della scelta. Frasi che invece, dovrebbero provocare un senso di vergogna per tutta la nostra comunità. La cosa sconvolgente è che da un fatto di malcostume, a cui purtroppo, alcune volte assistiamo e che non è certo riconducibile solamente ai non italiani, vi sia il pretesto per dare il via libera a insulti razzisti, commenti offensivi diretti a soggetti stranieri, caratterizzati da un chiaro intento offensivo, se non addirittura minatorio. Un linguaggio sempre più diffuso e abituale anche a livello locale sui social che ormai, purtroppo, viene quasi dato per scontato. Preoccupa - incalza l’ex assessore alla Protezione civile - che chi amministra questa pagina lasci liberamente lo spazio ai singoli cittadini di insultare, offendere e ancor peggio di esprimere parole colme di odio e violenza, contro persone che hanno come unica colpa quella di non essere Italiani. Sorprende leggere che tra gli amministratori e moderatori della pagina risultino un assessore e un dipendente pubblico che, proprio per le funzioni che svolgono, dovrebbero vigilare attenendosi a quanto scritto nelle informazioni del gruppo, ovvero con il compito, quali moderatori, di cancellare commenti sgradevoli, offese, insulti e volgarità. Purtroppo, non è così».

Sonia Mazzoleni lancia quindi un appello: «Credo sia arrivato il momento che chi in questo Paese ha una responsabilità pubblica, associativa, civica e religiosa si prenda la responsabilità di fermare questa rincorsa all’istigazione, intolleranza e odio contro gli extracomunitari e faccia scuotere le coscienze. Credo sia arrivato il momento che chi ha il compito di vigilare sulla sicurezza dei cittadini, valuti se insulti e frasi offensive e diffamanti non siano sanzionabili o perseguibili dalla legge. Vanno bene questi ragazzi quando vengono utilizzati per imbiancare i sottopassi e fare lavori socialmente utili o quando svolgono lavori che gli italiani non vogliono più fare; ci indigniamo se vediamo immagini di un bambino morto sulla spiaggia o assistiamo ad altre foto, e poi basta una “pisciata” che, poteva essere fatta da un italiano (ammesso che chi ha commesso il fatto non lo sia), per innescare tanto veleno».

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La presa di posizione della Mazzoleni ha così aperto anche a Calolzio la discussione su un tema, quello del linguaggio tavolta brutale utilizzato sui social, che va ben oltre la realtà locale. Dal canto suo l’assessore Luca Caremi, come altri moderatori del gruppo, è intervenuto per condannare e togliere i commenti sotto accusa e per ricordare che non è possibile controllare ogni momento ciò che viene scritto.

Caremi: «La Mazzoleni cerca solo polemiche, bastava segnalare al gruppo e li avremmo cancellati»

«Quel post ci è sfuggito, e la responsabilità è comunque di chi scrive - commenta l’esponente della Lega - Ovviamente condanniamo certe parole, ma il nostro lavoro è un altro, non possiamo certo controllare 24 ore su 24 tutti i commenti che vengono scritti su “Sei di Calolzio se…”. Forse, invece di rivolgersi ai mass media, il consigliere di opposizione avrebbe dovuto contattarci o comunque segnalare prima quei commenti inaccettabili e li avremmo tolti. Non possiamo seguire tutto ciò che viene scritto perché il nostro impegno come moderatori è a titolo gratuito e fatto per hobby. Le responsabilità di quanto viene scritto sono comunque personali, un aspetto che l’ex assessore ed esponente del Partito Democratico conosce bene, anche perché la precedente Amministrazione aveva già sporto denuncia verso alcuni utenti per certi post. Di segnalazioni in merito a post fuori luogo ne arrivano tante e noi interveniamo - aggiunge Luca Caremi - Il gruppo FB era nato per riscoprire Calolzio, promuovere manifestazioni, indicare problemi e alimentare un confronto civile. C’è purtroppo chi esagera e sbaglia, però in altri gruppi social del circondario va pure peggio. Il consigliere Sonia Mazzoleni doveva prima segnalare ed eventualmente rivolgersi successivamente alla stampa se non li avessimo cancellati. Questo dimostra la sua cattiva fede e voglia di polemizzare. Se il gruppo FB non le piace può benissimo uscirne».

Un’argomentazione in parte ripresa da un altro amministratore intervenuto sempre sul gruppo: «Noi siamo amministratori e non moderatori. Non è un lavoro. I commenti possono essere deprecabili, ma nessuno li ha segnalati tra gli utenti. Quindi per noi è impossibile rimuovere gli interventi criticati dal Consigliere Mazzoleni. Spero di averlo spiegato chiaramente». Nella giornata di oggi anche il post è stato eliminato.

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