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Amianto, dal Comune di Lecco la mappa dei siti monitorati

L'elenco presentato in Commissione Ambiente. L'affondo del sindaco Brivio: «Documentazione utile per chi negli ultimi tempi critica gratuitamente»

Non solo Ex Leuci. Il Comune di Lecco conferma la propria attenzione nei confronti dell'amianto, presentando la "mappa" dei siti monitorati o che attendono la bonifica per rimuovere il pericoloso materiale.

Lo spunto è giunto con l'avvio delle operazioni di rimozione dell'amianto nell'area Ex Leuci, che ha visto il Comune sollecitare più volte, negli ultimi dodici mesi e di concerto con Ats e Gruppo aiuto mesotelioma, la proprietà. Alcuni di questi solleciti sono finiti in Procura. «La linea ferma adottata dalla Giunta - spiega il sindaco Virginio Brivio - ha dato i risultati attesi: c'è un proprietario, giusto che intervenga lui e non la collettività con soldi che possono e devono essere spesi per altro».

Iniziano i lavori nell'area Ex Leuci

Lo stesso si può dire per altri siti in città in attesa di bonifica. «Meno di un mese fa - prosegue - abbiamo presentato in Commissione Ambiente la fotografia dei siti monitorati, la loro composizione, l'indice di degrado, gli interventi in corso e i piani da attuare». Una "mappa" dei siti monitorati e con un'istruttoria già in corso. In particolare sono evidenziati, oltre all'area Ex Leuci, l'Ex Vellutificio Redaelli, il Tubettificio Europeo srl, la Beco srl e l'area Tognetti.

«Ultimamente - ammonisce il sindaco non lesinando un affondo alle opposizioni - almeno in Aula consigliare, sembra che la memoria abbia lasciato del tutto spazio alla critica gratuita e alla polemica alimentata ad arte. Sono pronto a scommettere che al primo giornale che titola "Altro caso di amianto" chiamando in causa il Comune, ci sarà qualche consigliere che cadrà dal solito pero. Con la documentazione presentata in Commissione, chissà che l'atterraggio sia un po' più morbido».

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