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La calolziese Silvia protagonista di una delle più importanti fiere d'arte contemporanea d'Italia

Bosio esporrà quattro sue tele a "Paratissima", in scena dal 30 ottobre al 3 novembre a Torino. La sua arte intreccia colori, forza ed emozioni

La forza dell'arte, la gioia dei sogni che si realizzano. Silvia Bosio, artista di Calolziocorte, sarà protagonista con alcune delle sue opere alla prossima edizione di "Paratissima 2019", una delle fiere di arte contemporanea più importanti d'Italia, in programma dal 30 ottobre al 3 novembre a Torino, presso l'ex Accademia Artiglieria. Figlia d'arte di Patrizia, madre pittrice e professoressa di storia dell'arte, all'età di 32 anni Silvia dipinge il suo primo quadro e scoppia il grande amore verso i colori e la capacità di rappresentare pensieri, sentimenti ed emozioni sulle sue tele. Silvia nei suoi quadri si mostra senza maschere e ora, a Torino, potrà vivere un'esperienza di grande prestigio e coinvolgimento artistico.

«Sono davvero felice di poter partecipare a questo evento, si tratta infatti della quarta fiera più visitata del settore - commenta Silvia - Ho superato una selezione alla quale hanno preso parte quasi 400 artisti. A Torino presentero quattro delle mie tele, forse cinque, stiamo valutando con gli organizzatori che hanno apprezzato le mie proposte». Questi i titoli delle opere che saranno esposte a Paratissima - Art Fair: "L’ Amore è astratto”, "Mi ricordi un déjà-vu”, "Prendi queste ali rotte e impara a volare” e “La mia anima è colorata come le ali delle farfalle”.

Inaugurato al Lavello un nuovo monumento

Silvia ci llustra poi la sua arte, fatta di colori, forza ed emozioni. «Se la vita ti riserva qualche pugno ben assestato e una profonda inquietudine, la pittura porta pace all’anima ed endorfine perché l’unica battaglia da vincere è quella di cavalcare la vita sorridendo - racconta Silvia - Togliendo lo scudo e l’ armatura che indossiamo ogni giorno, il groviglio di emozioni e sensazioni emergono libere senza filtri. Nascono così i miei dipinti, che ti fanno “sentire” le emozioni, nella mia vecchia camera di quando ero adolescente, tela a terra, colori acrilici e foglia d’oro o argentata. Il mio obiettivo è quello di non farmi mai dire: “Chissà chi eri tu, prima che ti andasse via dagli occhi, tutta quella poesia"».

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