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Notizie Maggianico / Via dell'Armonia, 5

Quelle baite fuori dal tempo, tra sentieri dimenticati e tracce di storia

L'interessante mostra dedicata alla Valvarrone a cura di Lumis Arte con le fotografie (in bianco e nero) di Pietro Buttera

Una mostra alla riscoperta delle "Baite della Valvarrone - Fuori dal tempo". L'esposizione si terrà da sabato 4 marzo a domenica 2 aprile al Circolo Figini, via dell’Armonia, nel rione di Maggianico su iniziativa dell'associazione Lumis Arte. I visitatori potranno apprezzare le foto a tema scattate da Pietro Buttera, anche grazie alla collaborazione del circolo stesso e del Fotoclub Airuno.

La mostra raccoglie in particolare alcuni scatti in bianco e nero realizzati da Pietro Buttera negli alpeggi di Pagnona. Tremenico, Premana e Casargo. Le immagini esposte sono una fonte di informazioni sulla vita della media montagna, ma sono anche l’occasione per il loro autore di dare forma alla sua sensibilità visiva. La mostra conduce i visitatori in un viaggio lungo sentieri dimenticati attraversando le tracce della loro storia: i prati ormai ricoperti dagli alberi, le baite circondate da rami e rovi, edifici solitari o raggruppati sui ripidi versanti della valle.

Una poetica dedicata al rapporto tra essere umano e ambiente montano

Una foto delle baite fuori dal tempo.

"Le fotografie di Pietro Buttera presentano l’attuale condizione delle baite presenti in Valvarrone e nella zona di Premana - spiegano i promotori dell'iniziativa - Con le fotografie dedicate alle tracce della vita in montagna Buttera orienta la sua poetica verso l’intimità del rapporto tra essere umano e ambiente montano, raccontando la storia di convivenza e adattamento dell’essere umano alle sue difficili condizioni; una storia lontana dal nostro tempo, colta da uno sguardo semplice e chiaro, nel momento in cui anche il ricordo di questa vita va scomparendo".

Le immagini saranno accompagnate dai testi di Sara Invernizzi

Le fotografie di Buttera sono accompagnate dal testo di Sara Invernizzi che racconta l’ambiente sociale delle baite della Valvarrone, la modificazione dell’ambiente a favore dei pascoli e della vita delle comunità montane. Inoltre pone uno sguardo attento ai diversi modi che l’essere umano ha messo in atto per adattarsi al territorio che lo ospita scoprendone i particolari.

Una caratteristica immagine in bianco e nero dedicata alle baite.

L’esposizione Baite della Valvarrone è la seconda della rassegna intitolata Fuori dal Tempo che ospiterà le mostre personali di Emilio Frisia (15 aprile - 12 maggio) e di Sara Invernizzi (13 maggio - 9 giugno). L’apertura della mostra Baite della Valvarrone si terrà sabato 4 maggio alle ore 18. In quest’occasione sarà possibile incontrare il fotografo Pietro Buttera, il curatore Daniele Re (Lumis Arte) e Sara Invernizzi.

L'associazione Lumis Arte e la collaborazione con il circolo di Maggianico

"L’Associazione Lumis Arte è felice di proseguire la sua attività curatoriale ed espositiva con la collaborazione del Circolo Figini - aggiungo i promotori dell'iniziativa - E per quest’occasione Lumis si avvale dell’importante collaborazione di Sara Invernizzi, studiosa ed esploratrice delle montagne lecchesi e bergamasche, di cui conosce la storia geologica, ambientale e antropologica. Il suo impegno è rivolto alla divulgazione delle tradizioni e della cultura materiale che caratterizzavano le comunità che abitavano la montagna insieme alle loro attività manuali".

Un'immagine della mostra dedicata alla Valvarrone.-2

Lumis Arte è formata da osservatori della cultura contemporanea per progettare e realizzare eventi artistici, dando attenzione al valore scientifico, divulgativo e didattico senza dimenticare il coinvolgimento emotivo di cui l’espressione artistica è capace. Lumis Arte nasce per trovare soluzioni nuove alla comunicazione culturale, oltre a conservare e valorizzare gli archivi di artisti e fotografi che rischierebbero di essere dimenticati.

Il fotoamatore Pietro Buttera è da sempre legato a Valsassina e Valvarrone

Pietro Buttera (Pagnona, 1947) è un fotoamatore che ha trascorso tutta la sua viva tra le montagne della Valvarrone e della Valsassina, nelle prealpi lecchesi. Si è avvicinato alla fotografia dopo i trent’anni, all’inizio degli anni ’80, fino a farla diventare una pratica quotidiana dello sguardo, per cogliere ciò che lo interessa: un colpo d’occhio rapido e istintivo. Pietro fotografa il paesaggio montano e i suoi elementi familiari con l’intento di esprimere il proprio stato d’animo in rapporto a questi. Con la fotografia crea il “suo mondo”, in particolare concentrandosi sulle atmosfere che gli ricordano l’infanzia passata tra i boschi: gli alpeggi e il mutare delle stagioni.

In questi anni Buttera si unisce al gruppo fotografico di Pagnona e approfondisce le tecniche di ripresa, sviluppo e stampa in camera oscura. Esaurita l’esperienza nella città natale, Buttera passa al Foto Club Lario Malgrate, un ambiente particolarmente attivo nel panorama fotografico lecchese, con il quale partecipa a iniziative ed eventi in collaborazione con altri Foto Club della Brianza, oltre a mostre e concorsi di fotografia e audiovisivi a livello nazionale o promossi dalle Comunità Montane locali. L’attività con il gruppo di Malgrate dura più di trent’anni, periodo durante il quale Buttera ricopre anche la carica di presidente e conosce numerosi fotografi, appassionati come lui, con i quali condividere l’interesse per questa pratica creativa.

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