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Comune di Lecco, via ai lavori per un nuovo Piano del traffico

Incarico affidato al Centro studi per la Programmazione Intercomunale dell'area Metropolitana: obiettivo individuare un percorso urbano alternativo al lungolago per i mezzi pesanti e in caso di incidenti in galleria

Un nuovo Piano del traffico a Lecco e nel territorio circostante, per far fronte alla criticità che puntualmente si presentano e mettono in ginocchio la viabilità sul lungolago cittadino.

Il Comune di Lecco, lo scorso marzo, ha aderito al Centro Studi per la Programmazione Intercomunale dell'area Metropolitana (Pim), affidandogli ora la progettazione per un Piano del traffico che sostituisca il precedente, datato 1998 e ormai non più congruo all'evoluzione del quadro dei trasporti a livello locale e sovracomunale. In particolare, l'esigenza degli amministratori (e dei cittadini) è ripensare l'organizzazione del traffico urbano, così da favorire l'intermodalità tra le diverse tipologie di trasporto e individuando un possibile itinerario urbano alternativo al lungolago sia per i mezzi pesanti che non possono utilizzare il tratto in galleria, sia per tutti i veicoli in occasione di incidenti che si verifichino in galleria. 

Ulteriore obiettivo è quello di incentivare in sicurezza la mobilità dolce in senso Nord/Sud, lungo il tracciato fronte lago, e dal lago verso la città e le pendici della montagna.

Trasporto pubblico locale, presto un unico biglietto

«Il nostro è un sistema urbano fragile dal punto di vista viabilistico - commenta l'assessore all'Urbanistica del Comune di Lecco, Gaia Bolognini - Il traffico rappresenta senza dubbio un problema, soprattutto nei momenti di congestione che si verificano a seguito di incidenti o eventi che alterano i flussi delle arterie principali. Per pianificare i futuri cambiamenti degli assetti della città è quindi necessario smetterla di attivarsi con interventi tampone, ma dotarsi di una pianificazione che individui chiaramente gli effetti sul traffico, sulla congestione, sull'inquinamento e indichi linee guida per intervenire sulla rete della viabilità, sulle aree a parcheggio, sui trasporti pubblici.

Centro e rioni, i nuovi "confini" per la sosta

«Il Pgtu - continua Bolognini - è uno strumento indispensabile da affiancare agli interventi di mobilità sostenibile e, proprio perché siamo consapevoli dei punti di debolezza di questa città, abbiamo convenuto fosse necessario attivarsi non solo con un Piano generale del Ttraffico, ma anche con due piani particolareggiati: uno che abbia come focus il Centro e il Lungolago e un secondo piano dedicato alla sosta».

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