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Spiaggia libera a Malgrate, «il Comune ci ripensi»

Dopo l'assalto di bagnanti delle ultime settimane, Confcommercio Lecco torna a proporre un progetto di gestione ordinata

Prosegue, in queste belle giornate estive, l'assalto al lungolago di Malgrate da parte dei bagnanti. E Confcommercio torna a proporre all'Amministrazione comunale una gestione ordinata del "salotto buono" del paese. Ad aprile la Giunta del sindaco Flavio Polano aveva detto no due volte alle richieste di un gruppo di commercianti di Malgrate.

«Già allora ci eravamo permessi di evidenziare come fosse incomprensibile la scelta della Amministrazione Polano di fronte a una proposta articolata in cui commercianti si impegnavano a organizzare iniziative e a rendere vivo e sicuro il lungolago - sottolinea il direttore di Confcommercio Lecco, Alberto Riva - Purtroppo siamo stati facili profeti: scegliendo di non fare nulla e di limitarsi a ribadire regole validissime ma che purtroppo restano sulla carta, il Comune ha di fatto aperto le porte a un accesso "selvaggio" e incontrollato dell'area. Chiediamo alla Giunta di Malgrate di ripensarci: nessuno vuole rovinare né privatizzare il lungolago come qualche amministratore negli scorsi mesi ha furbescamente sostenuto. Però è chiaro, e gli ultimi week-end lo confermano, che si vuole avere un lungolago pulito, sicuro e attrattivo, capace di portare un turismo di qualità, a misura di famiglia, occorre fare collaborare pubblico e privato: il Comune non è in grado di mantenere il lungolago da solo».

Il Comune: «Inconcepibile trasformarlo in un oggetto commerciale»

Conclude Riva: «Malgrate ha avuto la bravura e la forza di realizzare un lungolago molto bello e invidiato da tanti Comuni, Lecco in primis. Ma se non si mette mano, se non si interviene subito ripensando l'utilizzo degli spazi, il progetto rischia di rovinarsi. Se il Comune vuole l'accesso selvaggio, la spiaggia libera, i salviettoni ovunque, i bagni fatti alla faccia dei divieti, la spazzatura ovunque, i prati rovinati... allora fa bene a restare fermo a guardare. Se invece il Comune vuole un lungolago pulito, sicuro, con intrattenimento, eventi e cultura per residenti e turisti e con attività soddisfatte e piene di clienti che portano lavoro e sviluppo al Comune stesso e al territorio, allora farebbe meglio a rivalutare l'ipotesi avanzata dall'Associazione. Un'ipotesi, lo ricordo, i cui costi sarebbero stati a carico dei commercianti».

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