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Municipio, piazze, panchine: il sindaco di Esino Lario mette in vendita il suo comune

La provocazione del primo cittadino Pietro Pensa: «Unica via per garantire nuovi servizi e risorse». Su internet il negozio con il "listino dei prezzi". La Via Crucis? Costa 600mila euro

Il comune di Esino Lario è in vendita. Nel vero senso della parola. Il Municipio si può comprare con 200mila euro, la Via Crucis del paese con 600mila. Ma ci si può accontentare anche di un lampione. È la storica provocazione voluta dal sindaco Pietro Pensa, «l'unico modo per garantire la sopravvivenza dei piccoli comuni».

Non si tratta, come qualcuno potrebbe pensare, di una semplice "sparata" data in pasto ai giornali. È stato creato addirittura un sito apposito in cui a breve (c'è tanto di countdown, mancano cinque giorni) sarà possibile effettuare l'insolito shopping online. Cosa comprare? Nel negozio virtuale c'è il Palazzo municipale, ma anche il cartello d'ingresso del paese, la panchina (offerta 3x2), lampioni e toponomastica (una via a scelta), Villa Clotilde (a 300mila euro), il Museo delle Grigne e tanti altri fra luoghi e oggetti. Non manca niente. Tutto il paese è prezzato.

Wikimania 2016, rilancio del territorio

Un'iniziativa talmente originale ed evocativa da avere fatto, in poche ore, il giro d'Italia. Merito del coraggio del primo cittadino, che si è immortalato in un video ufficiale girato nel suo ufficio e pubblicato sulla pagina Facebook del Comune di Esino Lario. «Da quando sono stato eletto nel 2015 - spiega Pensa - Esino è stata una guida e un'ispirazione per lo spirito imprenditoriale di migliaia di piccoli comuni italiani, culminante nell'organizzazione nel 2016 del Raduno internazionale di Wikipedia. Un'impresa del genere dimostra che quando coraggio e voglia di fare coesistono nessun obiettivo è impossibile, persino in un paese che conta solo 747 abitanti».

Quando le luci della ribalta si spengono, però, sopravvivere al quotidiano non è così semplice. «Ogni giorno realtà come la nostra sono sole a lottare contro un nemico comune: lo spopolamento - prosegue il discorso di Pensa - Mi faccio portavoce dei sindaci: mancano la consapevolezza, l'attenzione e le risorse necessarie ad affrontare i problemi che non dipendono dai singoli paesi. Ecco perché ho deciso di accettare una sfida forte per il bene di tutti: metto in vendita Esino Lario. Sono convinto che il futuro dei Comuni possa essere garantito soltanto attraverso maggiori servizi e maggiori risorse, anche se questo vuol dire sacrificare parte del nostro amato patrimonio».

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