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Regione Lombardia: al Lecchese 163mila euro derivanti dai canoni idrici

Fondi destinati a investimenti a tutela delle risorse idriche nei territori provinciali. Antonio Rossi: «Miglioramenti in ambito infrastrutturale e nelle "utility" rivolte ai cittadini»

Un contributo di 6.350.000 euro alle province lombarde e alla città Metropolitana di Milano per l'esercizio 2019 delle funzioni attribuite per l'utilizzo delle acque pubbliche (canoni acque 2018). Lo prevede un recente decreto della Giunta regionale, su proposta dell'assessore regionale agli Enti locali, Montagna e Piccoli comuni, Massimo Sertori. Con questo provvedimento, la Regione trasferisce parte degli introiti derivanti dalle concessioni idriche alle Province affinché li utilizzino per interventi mirati legati con l'utilizzo dell'acqua.

Sertori: «Risorse importanti per il territorio»

«Regione Lombardia - ha spiegato Sertori - entro il 30 novembre di ogni anno eroga alle Province e alla Città Metropolitana di Milano una quota parte dei canoni per l'utilizzazione delle acque pubbliche, basata sugli introiti dell'anno precedente. I fondi - ha continuato l'assessore - sono destinati in parte all'esercizio delle funzioni amministrative e a copertura delle attività dell'ente e in parte per investimenti a tutela delle risorse idriche nei territori provinciali. Anche quest'anno - ha concluso - abbiamo voluto che i criteri di riparto tenessero conto delle particolarità di ogni territorio e delle caratteristiche sia fisiche che amministrative delle diverse realtà provinciali. Si tratta di
risorse importanti che vanno a finanziare azioni fondamentali per i nostri territori».

«Il trasferimento dalla Regione di 6,3 milioni di euro - ha sottolineato il sottosegretario alla Presidenza di Regione Lombardia Antonio Rossi - rappresenta un contributo significativo per tutte le province lombarde e, in particolare, per quella di Lecco. In quest'area, i 162.700 euro rispetto ai 160.000 dello scorso anno rappresentano un aumento contenuto ma significativo, perché permetterà di concorrere allo sviluppo dell'intero territorio, senza dover tagliare alcun servizio ai residenti. Oltre a coprire le spese di utilizzo delle acque e a pagare i relativi addetti, infatti, questa somma aiuterà l'amministrazione ad apportare miglioramenti sia in ambito infrastrutturale sia per quello che riguarda le "utility" rivolte ai cittadini».

Ripartizione per Provincia

Nel dettaglio la ripartizione dei canoni per Province: Bergamo 722.000 euro; Brescia 1.390.000 euro; Como 230.400 euro; Cremona 538.500 euro; Lecco 162.700; Lodi 194.500 euro; Mantova 781.100
euro; Milano 902.400 euro; Monza e Brianza 188.300 euro; Pavia 432.600 euro; Sondrio 498.900 euro; Varese 306.300 euro.

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