rotate-mobile
Notizie

Il videoclip di "Libero" di Arturo Fracassa, girato anche in carcere, in concorso a "Musica contro le mafie"

Dal 7 novembre è possibile votarlo sul portale del contest. Il brano racconta una storia di rinascita ed è stato ispirato dalla conoscenza con il compianto Paolo Cereda

Una storia di rinascita, raccontata attraverso parole, musica e immagini. Il cantautore lecchese Arturo Fracassa lancia il suggestivo videoclip del suo brano "Libero", contenuto nel secondo album pubblicato nel 2018 e dal titolo "La vita dentro i margini". E lo fa in un'occasione particolare, di grande valenza sociale: il contest nazionale "Musica contro le mafie" al quale il videoclip di "Libero" partecipa in concorso.

Un lavoro interamente "lecchese"

La peculiarità del video realizzato da Fracassa insieme alla Looksoundmultimedia del regista malgratese Alberto Alessi è di essere ambientato interamente a Lecco, tra gli interni della Casa circondariale di Pescarenico, esterni della città e la Pizzeria Fiore aperta nei locali confiscati alla criminalità organizzata.

«Libero è un brano che ho scritto dopo la scomparsa di Paolo Cereda, referente di Libera - spiega il cantautore lecchese - Conobbi Paolo in occasione della presentazione del mio primo disco in una libreria. Ascoltò le mie canzoni e la mia storia, lo ringraziai e scambiammo quattro chiacchiere. Fu in quell'occasione che mi raccontò di Associazione Libera Lecco, di cui era referente, e della Pizzeria Fiore, ex locale sequestrato alla mafia che era noto con il nome "Wall Street"». Il testo della canzone racconta la rinascita di una persona che ha commesso innumerevoli errori durante la propria vita, e che ha espiato le sue colpe. Una storia che trasuda redenzione e si adatta, nella sua trasversalità, anche al contest "Musica contro le mafie". Su questo ha lavorato il regista Alessi, accompagnando le parole e la musica con immagini che raccontano il pentimento di un detenuto tormentato dai crimini commessi e la sua rinascita da uomo libero tornato in pace con la propria coscienza. 

Per guardare il videoclip di "Libero" e votarlo

Il videoclip di "Libero" non si limita a regalare immagini allo spettatore, ha una componente estremamente realistica poiché numerose scene sono state effettivamente realizzate all'interno della Casa circondariale di Pescarenico dopo avere ottenuto le necessarie autorizzazioni dalla Direzione della struttura e dal Ministero di Grazia e Giustizia. «È stata un'esperienza toccante e gratificante, un lavoro di squadra pensato e pianificato da circa un anno - commenta Fracassa. Spero che il pubblico, dopo avere apprezzato la canzone, possa farlo anche con questo videoclip che declina "Libero" in una delle sue possibili interpretazioni, ovvero piccolo manifesto di legalità. Fra le sue note, fra i suoi versi, risuona forte il desiderio di libertà e rinascita».

Arturo Fracassa backstage videoclip Libero-2

Come funziona il contest

Nella prima fase la giuria è composta al 20% dagli utenti di Facebook (è possibile votare i videoclip sul portale del "Premio Musica contro le mafie 9^ Edizione" cliccando "Mi piace" sulla scheda artista), al 35% dagli studenti di scuole condivise da Libera e al 45% da una giuria tecnica con critici e giornalisti musicali, esponenti di associazioni, scrittori, operatori del mondo musicale nazionale. I 10 artisti finalisti si contenderanno il premio nell'evento conclusivo del 14 e 15 dicembre 2018 al Teatro Morelli di Cosenza.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Il videoclip di "Libero" di Arturo Fracassa, girato anche in carcere, in concorso a "Musica contro le mafie"

LeccoToday è in caricamento