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Garlate in festa con le sue corti: un emozionante tuffo nel passato

Inaugurata la 28esima edizione tra artigianato, mostre, prodotti tipici e spettacoli. Cittadini e associazioni protagonisti. Il sindaco Conti: «Evento simbolo del nostro sentirci comunità. Riscopriamo radici e tradizioni per crescere e guardare avanti»

«La Festa delle Corti può essere considerata il “Capodanno” di Garlate, un momento molto importante nel quale la nostra comunità si ritrova aprendosi al territorio. Un momento di riscoperta delle proprie radici e tradizioni, non per restare immobili, ma per crescere, lavorare e rinnovarsi insieme. In questi giorni riscopriamo tutti quanti il valore del “noi” e non dell’”io”. Aprendo la corti garlatesi a tanti visitatori valorizziamo ancora di più il nostro patrimonio storico, culturale e sociale». Sono alcune delle parole più significative pronunciate dal sindaco Giuseppe Conti in occasione dell’apertura della Festa delle Corti di Garlate, che si è tenuta ieri, sabato 7 settembre. Un evento che si conferma di grande richiamo e che proseguirà anche oggi, domenica 8 (pioggia permettendo) con molte altre iniziative. Già ottima la partecipazione di cittadini e pubblico alla prima giornata, caratterizzata dalla cerimonia inaugurale alla quale, insieme ai rappresentanti delle associazioni, hanno preso parte anche diverse autorità tra cui il vicesindaco Pierangela Maggi, l’assessore alla Cultura Diana Nava (coordinatrice della Festa), il presidente della Comunità montana Carlo Greppi, il vicesindaco di Pescate Miriam Lombardi e il Consigliere regionale Raffaele Straniero. Conti ha voluto ricordare anche alcuni vandalismi messi in atto di recente in paese, oltre al problema dell’abbandono dei rifiuti, due problematiche da sconfiggere proprio alimentando quel senso di comunità e collaborazione reciproca che aiutano un paese a stare insieme e a crescere.

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Dopo la lode ai partecipanti e a tutti coloro che si sono mobilitati aprendo al pubblico le corti (da quella del Curat a quella del Checu e tante altre ) e dando vita a diverse iniziative, la Festa si è aperta con la danza del Gruppo folkloristico Orobico. Spazio quindi a mostre, artigianato, assaggi di prodotti tipici e alla scoperta degli scorci più suggestivi e caratteristici di Garlate. E poi ancora il dialetto, gli antichi mestieri, l’omaggio a Leonardo da Vinci, i punti ristoro, la musica, l’esposizione dei lego, la pigiatura dell’uva, l’animazione per i bambini. Fondamentale l’apporto di cittadini, volontari, collezionisti e associazioni, dall’Avis alla parrocchia, dall’Isola della Stupidera ai Branculant e altri. Ben 39 i punti d’interesse e 16 le corti aperte in questa 28esima edizione proposta come sempre da Comune, biblioteca “Piera De Gradi” e associazioni.

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