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Solidarietà: a Mandello, per il piccolo Martin, arriva Gerry Scotti

Il popolare conduttore tv ospite a sorpresa dai genitori del bimbo di tre anni per la ricerca sulla sindrome di Down: donati cinquemila euro all'associazione

«I sogni non sempre si realizzano. Ma non perché sono troppo grandi o impossibili. Perchè noi smettiamo di crederci». La frase di Martin Luther King è riportata sul pieghevole dell'associazione "Vola con Martin oltre il 21", sodalizio mandellese nato per la volontà di Davide Orio e Ombretta Orbetegli, genitori del piccolo Martin, tre anni compiuti lo scorso marzo, affetto da sindrome di Down. E sono sempre la forza e l'entusiasmo di papà e mamma a fornire al figlioletto le parole di presentazione e le motivazioni che hanno dato avvio a questo percorso.

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«Un'avventura difficile, ma molto importante», le parole di papà Davide. Al punto che, martedi 18 giugno, al campanello di casa Orio sede dell'associazione mandellese, si è palesata la figura bonaria da vicino di pianerottolo del conduttore tv Gerry Scotti. Il suo "L'accendiamo" sciorinato nei quiz televisivi oggi, in un contesto diverso, infiamma una nobile finalità. «Per - dice ai numerosi presenti - Una scelta di cuore e di speranza».

Gerry, in veste di ambasciatore per la ricerca, è accompagnato dal vicepresidente di Regione Lombardia Fabrizio Sala. È arrivato a Mandello del Lario in via San Giovanni Bosco a toccare con mano la storia del piccolo Martin. Attraverso la voce dei genitori, il piccolo si racconta sul pieghevole divulgativo. «Quando avevo sei mesi ho fatto un intervento al cuoricino. Ora sto bene. Ho deciso di fondare questa associazione insieme ai miei genitori Ombretta e Davide, perché voglio provare a migliorare grazie alla ricerca scientifica la mia vita e quella delle persone che come me hanno la sindrome di Down».

Attivate cure innovative

Cure innovative, finalizzate a una maggiore autonomia dei soggetti affetti da questa patologia, sono in fase di sperimentazione. Grazie alla strada intrapresa dal professor Jèrome Lejeune (1926-1994) e oggi seguita dai medici Pierluigi Strippoli e dalla dottoressa Lorenza Vitale dell'Università di Bologna, sono iniziate nel giugno 2018 sulle cause della sindrome di Down dovuta alla presenza di una terza copia del cromosoma 21 oltre le normali due. Una ricerca innovativa che vede l'integrazione di dati clinici, biochimici, genetici e bioinformatici finalizzata all'individuazione di nuove cure per la disabilità intellettiva associata alla forma di trisioma 21.

E al «Bellissimo bambino», cosi chiamato dal conduttore televisivo, lo stesso Gerry Scotti ha firmato davanti ai genitori il maxiassegno di cinquemila euro, donazione personale a sostegno del "Progetto Genoma 21". Un "L'accendiamo" diverso da quelli che siamo abituati a sentire, che conferma il sostegno del Gerry nazionale alla «scelta di cuore e di speranza».

(Si ringrazia Alberto Bottani per la collaborazione»

Il video dell'arrivo di Gerry Scotti a Mandello

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