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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Municipio in Via Marco d'Oggiono, via ai lavori a metà 2019

Siglato l'atto notarile, scatta l'iter per la migrazione degli uffici comunali. La sede istituzionale e di rappresentanza resterà a Palazzo Bovara

Il primo passo è stato compiuto venerdì 28 dicembre, giornata in cui è stata inoltre firmata la convenzione tra Comune di Lecco e Regione Lombardia per il sottopasso di Rivabella: il Municipio trasloca da Piazza Diaz a Via Marco d'Oggiono. L'atto notarile ha sancito l'acquisto dell'immobile, già sede di una congregazione di suore, di scuole, degli uffici del Ussl e più recentemente del Politecnico, da parte dell'ente locale. Uno stabile dal valore di 5.770.000 euro.

La ricerca di una nuova sede per l'Amministrazione lecchese si era resa necessaria dal 2016, quando i rilievi effettuati sugli stabili di proprietà del Comune avevano evidenziato varie situazioni di criticità. «Da quel momento - commenta ora il sindaco Virginio Brivio - abbiamo lavorato con costanza per trovare una soluzione sicura e dignitosa sia per chi lavora in Comune che per i cittadini che ogni giorno si interfacciano con gli uffici pubblici».

L'iter dell'acquisto

La svolta è del luglio 2017, quando venne sottoscritto fra l'allora presidente di Regione Lombardia Roberto Maroni, l'ex presidente della Provincia di Lecco Flavio Polano e il sindaco di Lecco Virginio Brivio il "Protocollo d’intesa per la valorizzazione delle sedi istituzionali di Regione Lombardia, Provincia di Lecco e Comune di Lecco" per la definizione di alcuni immobili di proprietà pubblica in città.

Nell'ampio quadro del protocollo trovavano posto due nodi cruciali per la svolta della città: una nuova sede per il Centro diurno e il centro psicosociale di Via Tubi e una per il Comune, nell'immobile di 5.000 metri quadri, con due ingressi su lati differenti, in Via Marco d'Oggiono.

«La straordinarietà di questo accordo sta proprio nell’essere un'operazione interamente pubblica - prosegue il sindaco - Certo a tutti sarebbe piaciuto poter costruire da zero una nuova struttura, magari in centro città, moderna e efficiente, ma bisogna sempre fare i conti con risorse economiche limitate, l'abbattimento degli sprechi e la riduzione del consumo di suolo»

Cosa cambierà concretamente

Gli uffici operativi comunali verranno trasferiti interamente in via Marco d'Oggiono, ma la sede istituzionale e di rappresentanza resterà Palazzo Bovara, con il possibile abbattimento delle superfetazioni che affacciano in piazza Sassi. Questo passaggio permetterà una razionalizzazione dell'accesso a Palazzo Bovara e alla stazione ferroviaria con una migliore fruibilità per i pendolari e una sistemazione della piazza con più spazio per gli utenti. La sede di via Sassi, a seguito di cambio di destinazione d'uso, è stata inserita nel Piano delle Alienazioni.

Le tempistiche

Ora ci si chiede quali saranno le tempistiche. Nelle prossime settimane si procederà con la progettazione, che sarà in capo al dirigente tecnico del Comune che potrà eventualmente essere coadiuvato da soggetti esterni da individuarsi. «L'obiettivo che ci prefiggiamo - continua Brivio - è quello di progettare la nuova sede degli uffici comunali con una distribuzione funzionale e organizzativa che favorisca la qualità dell'ambiente di lavoro coinvolgendo e interessando, in maniera attiva, i diversi settori anche durante gli stati di avanzamento dei lavori».

Il cronoprogramma di massima prevede la conclusione della progettazione preliminare e definitiva entro la primavera del 2019 e la redazione della progettazione esecutiva fino all'individuazione dell'esecutore delle opere entro l'estate del 2019. Si ipotizza la fine dei lavori e il trasloco degli uffici nel 2020.

Brivio: «Serve onestà per valutare il nostro lavoro»

«È un'occasione che capita raramente e non nascondiamo la difficoltà di questa sfida che richiede il contributo e l'impegno dell'intera amministrazione comunale per dare una nuova sede dignitosa al Municipio di questa città, dare un luogo di lavoro sicuro ai dipendenti e soprattutto avere un luogo funzionale e operativo che possa essere definito "casa" dai cittadini. La manovra che ha reso possibile l'acquisizione dell'edifico che dal 2020 ospiterà gli uffici comunali di Lecco è di quelle importanti, il lavoro che ancora ci attende intenso e indispensabile. Io con tutta probabilità non lo vedrò concludersi da sindaco, ma ricorderò con piacere di averlo reso, con fatica e determinazione, possibile con la collaborazione generosa di tanti amministratori e tecnici del Comune, coordinati dall'assessore Gaia Bolognini».

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