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Dalle scarpe ai parchi giochi: il progetto lecchese di riciclo

Il progetto esosport è stato messo in piedi insieme alla Eso Recycling Società Benefit

A Lecco nasce il progetto esosport. Non una novità assoluta sul territorio nazionale, ma un know how che anche Palazzo Bovara vuole fare proprio. Il fil rouge è semplice da intercettare: lo scorso 23 dicembre la Giunta comunale ha approvato la determina dal titolo "Servizio sperimentale di recupero e riciclo delle scarpe sportive sul territorio comunale" con affidamento diretto alla società Eso Recycling Società Benefit Arl. Un progetto presentato mercoledì all'interno della sala conferenze di Palazzo delle Paure: “Si tratta di un'iniziativa importante, che mostra la trasversalità nel lavoro tra gli assessorati. Il tema è legato all’economia circolare e ai rifiuti, ma la partita è soprattutto culturale: i dati dicono che la sfida della sostenibilità è stata accolta soprattutto dalle fasce più giovani della popolazione”. Il punto d’inizio nel tempo di questo percorso è “fissato nel 2020, quando arrivammo primi a un bando di Regione Lombardia. Siamo partiti da soggetti già presenti sul territorio, ampliando lo sguardo a realtà diverse che fanno già questo tipo di lavoro: quando abbiamo sollecitato la scuola la risposta è sempre stata alta, motivo per il quale abbiamo investito”. Economicamente parlando, all'azienda con sede legale a Riccione andranno 22.131,15 euro più Iva - 27mila euro totali - per l'esecuzione del lavoro: 3mila imputabili al 2022, 6mila per il 2023, 9mila per il 2024 e altrettanti da deliberare per il 2025.

Progetto esosport - i dettagli

presentazione progetto esosport 28 dicembre 20224 Renata Zuffi

Il progetto nasce con l’idea “di far capire a tutti i cittadini che siamo chiamati a migliorare la qualità della differenziata, ciò che non va nel sacco rosso diventa virtuoso e principio di economia virtuosa perché ritorna a essere materia prima: la suola della mia scarpa può diventare parte del pavimento antiurto dei parchi cittadini”. 38 classi di 26 istituti hanno dato risposta positiva e a gennaio riceveranno i contenitori ESObox, “si va dai più piccoli alle scuole superiori e le iscrizioni saranno aperte fino al 2025”, ha specificato l'assessore Zuffi. Ogni quadrimestre avverrà la raccolta delle scarpe conferite e la fase progettuale andrà avanti per tre anni. Prevista anche l’installazione di un box al Bione che sarà aperto a tutti.

Il progetto esosport: dalle scarpe ai parchi giochi

Nicolas Meletiou, managing director di Eso, azienda nata nel 1999, si è detto “emozionato per questo progetto bellissimo, iniziato nell’ormai lontano 2009 da una sorta di scommessa. L’amicizia con Marco Marchei, atleta olimpico, e la sua volontà di non rendere rifiuti le scarpe usate durante la sua carriera sportiva ha dato vita a questo progetto: a oggi abbiamo costruito 27 "Giardini di Betty" sul territorio nazionale”. Betty è la moglie scomparsa per un cancro nel 2011 e alla quale sono dedicate le strutture.

La conoscenza con Manuela Olivieri, moglie di Pietro Mennea, ha poi portato “alla nascita del progetto della "Pista di Pietro" a Barletta, difatti insieme all’Ipsia locale abbiamo creato dei prodotti per raccogliere i 25mila euro necessari per realizzarla in un quartiere difficile della città”.

presentazione progetto esosport 28 dicembre 20222 Nicolas Meletiou

Eso Recycling detiene il marchio esosport: “In tanti anni siamo riusciti a brevettare il macchinario per distruggere i rifiuti in tanti Paesi europei. Ne tiriamo fuori varie tipologie di prodotti, i Comuni possono partecipare a questa iniziativa di economia circolare. La scuola di Cesano Boscone ha iniziato a raccogliere le scarpe e i ragazzi in terza media hanno visto realizzarsi il progetto del Giardino: pensiamo a cosa possa diventare quello che stiamo buttando via, il nostro progetto parte da questo principio”. Ma quante scarpe servono per fare un parco? “Senza giochi è molto facile, mentre in un parco giochi si arriva a pavimenti alti anche sei centimetri. Mediamente servono 50-60 scarpe per fare un metro quadro di pavimentazione” e la fornitrice è la “macchina Schubert che viene prodotta a Tolentino, primo dei dieci impianti” che l’azienda intende aprire sul territorio nazionale “per essere a chilometri zero”.

“I giovani sono attenti all'ambiente”

Emanuele Torri, assessore a sport ed educazione, ha aperto ironizzando: “Contrariamente all’esempio di Nicolas, io ho la moglie che corre un po’ su tutti i terreni (ride, ndr). La grande risposta data dalle scuole consentirà di arrivare ai ragazzi partendo dai genitori, permettendo loro di attuare delle politiche diverse sul riciclo. Le risposte che si sono accumulate sono state piene d’entusiasmo e questo è un esempio efficace di cittadinanza attiva”.

presentazione progetto esosport 28 dicembre 20221 Emanuele Torri

I ragazzi “sono attenti a questi temi. Così sappiamo che li stiamo educando a comportamenti dall’effetto benefico per il pianeta”. Il progetto “testimonia che il lavorare insieme produce delle buone pratiche, come previsto dal piano di diritto allo studio: diversi sono i progetti di cittadinanza attiva che vi sono stati inseriti, con un occhio di riguardo alle tematiche ambientali”. Sono in progettazione “diversi spazi in città e vari sono stati inaugurati. Sarebbe bello pensare che i prodotti consegnati saranno destinati alla creazione di altrettante aree sportive”. Pronti a partire anche Play&Go, che “sarà dedicato alla mobilità sostenibile”, e ABCEnergia per i “progetti visti sotto il profilo energetico”.

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