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Politica Calolziocorte

Cambia Calolzio: «Nuova Giunta troppo azzurra e poco meritocratica»

Dura critica del gruppo di opposizione guidato da Diego Colosimo: «Le scelte del sindaco Ghezzi e della sua maggioranza sanno di vecchia politica»

«La Giunta di Calolzio si tinge d’azzurro. La suddivisione delle cariche in base a logiche di partito, con una netta prevalenza di Forza Italia, e non in base alla meritocrazia, rappresenta una premessa negativa per l’avvio dei lavori della nuova Amministrazione Ghezzi. Vigileremo affinchè venga perseguito il bene comune nell’interesse dei calolziesi». Questo, in sintesi, il messaggio lanciato nel primo comunicato stampa dell’opposizione a firma del gruppo civico di area centrosinistra “Cambia Calolzio”, rappresentato nel nuovo Consiglio comunale da Diego Colosimo e Daniele Vanoli.  Un comunicato dai toni non certo morbidi.

Lunedì sera in piazza Veneto la prima seduta del nuovo Consiglio

«Dopo otto giorni di attesa, nonostante annunci di deleghe lampo, si è finalmente composta la nuova Giunta di Calolzio, e a sorpresa è tinta di azzurro - commenta Colosimo - Mentre a livello nazionale la Lega tenta un governo con il Movimento 5 Stelle smarcandosi sempre più da Berlusconi, nella piccola Calolziocorte l’alleanza con il partito di Michela Brambilla è talmente forte che a due veterani della politica come Aldo Valsecchi e Dario Gandolfi vengono affidati deleghe pesanti e rilevanti come l’urbanistica, l’edilizia privata, i lavori pubblici, la viabilità, l’ecologia e l’ambiente oltre al ruolo di vice sindaco fino ad arrivare alle pari opportunità, delega solitamente e naturalmente affidata ad una donna. Per capire la centralità di questi ruoli basti pensare che la nuova Amministrazione dovrà redigere il nuovo Piano di Governo del Territorio».

La critica di Cambia Calolzio non finisce qui. «Veniamo inoltre informati dalla stampa che ci si appresterebbe ad affidare al terzo rappresentante in Consiglio comunale di Forza Italia, Pamela Maggi, anche la delega alla cultura per noi di estrema rilevanza. Stessa Maggi sacrificata per lasciar posto a Gandolfi. La logica partitica della spartizione delle poltrone - incalza Diego Colosimo - ha poi portato il sindaco a tenere per sé un settore che richiederà nei prossimi mesi provvedimenti delicati relativi alla riorganizzazione scolastica. Senza nulla togliere al sindaco, l’assessorato all’istruzione avrebbe meritato una competenza specifica nel settore che invece è stata sacrificata per non far torto a nessuno, o meglio, per non far torto a qualcuno. A riguardo, non poteva non mancare una chicca, un assessorato con la sola delega al turismo, grandi eventi e protezione civile, un assessorato cucito ad arte sulla persona alla quale lo si voleva /doveva affidare.  In sintesi, il neo sindaco Ghezzi attraverso la spartizione partitica e con il criterio delle preferenze ha determinato i membri dalla Giunta. Un metodo non di certo premiale e meritocratico basato sul curriculum. A questo punto, più che una ripartenza sembra una retromarcia nello stile della vecchia politica. Considerate le aspre critiche che i rappresentanti della nuova Amministrazione avevano riservato in tema di assegnazione di poltrone ci si aspettava qualcosa di diverso».

Da qui l’appello finale del Gruppo civico Cambia Calolzio: «Le premesse di avvio di questa Amministrazione non sono un bel segnale per i cittadini. Noi vigileremo affinché venga perseguito il “bene comune” nell'interesse della comunità Calolziese».

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