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Acqua pubblica, Lega nord è contraria alla cessione e chiede che Idrolario acquisisca Idroservice

Sulla cessione della gestione del servizio idrico il partito del Carroccio si dichiara "indisponibile a condividere scelte che non siano prese nel reale interesse dei cittadini, nel rispetto della normativa vigente e degli esiti referendari".

Anche Lega nord interviene nel dibattito sulla cessione della gestione del servizio idrico da Idrolario a Idroservice che sta tenendo impegnati i sindaci del territorio nelle ultime settimane.


“Lega Nord intende, in questo momento di incertezza, ribadire la propria posizione chiara e trasparente in merito alla gestione del servizio idrico della provincia di Lecco – si legge nel comunicato diffuso dal partito – dichiarandosi non disposta a condividere scelte che non siano prese nel reale interesse dei cittadini, nel rispetto della normativa vigente e degli esiti referendari.”


Il Carroccio lecchese sostiene la linea dei Comuni di Merate, Cernusco, Oggiono ed Ello, contrari alla cessione del ramo d’azienda: già nel giugno 2013 il partito ricordava come “affinché si potesse procedere ad un affidamento diretto, occorreva che la gestione dovesse essere totalmente pubblica e dovesse essere affidata ad una società che rispettasse i requisiti fondamentali di partecipazione diretta di tutti i Comuni della provincia di Lecco, l’impossibilità di soggetti privati ad accedere all’interno della compagine sociale, l’affidamento del servizio in house, l’assoggettamento della società al controllo analogo dei Comuni soci, l’affidamento del servizio per minimo 20 anni, una tariffa adeguata alla gestione ordinaria del servizio e dell’implementazione/effettuazione degli investimenti necessari all’adeguamento della rete e degli impianti, come previsto dal piano d’ambito a suo tempo approvato e votato dai comuni della provincia di Lecco, e infine l’utilizzo di eventuali utili per investimenti e/o accantonamenti”.


Requisiti che, fatta esclusione della totale partecipazione dei Comuni (attualmente sono 64 su 89), sono rispettati da Idrolario, attuale società che gestisce il servizio, ma non da Idroservice. Lega nord sostiene anche che il default economico cui Idroservice rischia di andare incontro potrebbe essere evitato con l’acquisizione dell’azienda da parte di Idrolario: un’operazione, quella che il Carroccio propone, diametralmente opposta a quella sostenuta dai comuni favorevoli alla cessione del ramo d’azienda.


«Ribadiamo, come avevamo già scritto lo scorso anno – prosegue il comunicato – che la situazione finanziaria di Idrolario nasce da scelte passate quantomeno discutibili come l’affidamento della gestione del servizio idrico integrato, dell’ottobre 2010, che già inizialmente presentava alcune gravi carenze iniziali quali la scarsa attendibilità del piano economico finanziario, il piano di investimenti spropositato rispetto alle risorse disponibili, l’“obbligo” per Idrolario a stipulare contratti di servizio con società esterne (in particolare con il gruppo Lario reti holding, azienda di cui fa parte), che si sono rivelati eccessivamente onerosi, l’imputazione a Idrolario dell’obbligo di rimborsare le rate dei mutui contratti dai Comuni della provincia, derivanti dagli investimenti effettuati negli anni precedenti. Tutti fatti noti agli addetti ed evidenziati dagli organi di controllo in più occasioni, come in sede di approvazione del bilancio 2011, quando il Collegio sindacale  mise nero su bianco le loro  preoccupazioni in ordine all’andamento finanziario della società». 


«Possiamo dire che ce n’è abbastanza – conclude la Lega – o Idroservice viene scorporata, subito, da Lario reti holding, e diviene ciò che legge prevede che divenga, con tutti i tecnicismi rispettosi della legge, o la privatizzazione dell’acqua non ci vedrà complici».

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