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Arrigoni sulla Lecco-Bergamo: «Ok la firma del decreto, ma la svolta avverrà solo con il reperimento delle risorse»

Il senatore della Lega critica il collega Pd Fragomeli: «Non inganni i lecchesi, l'iter per il passaggio allo Stato non è ancora concluso»

«La firma del Decreto da parte del Presidente del Consiglio Superiore dei Lavori pubblici è una buona notizia, ma si tratta solamente di una tappa dell’iter di passaggio della Lecco-Bergamo allo Stato, non ancora concluso. Bisogna ancora attendere la formalizzazione del parere del Presidente del CSLP, poi il decreto dovrà essere trasmesso alle Commissioni Parlamentari per i relativi pareri e, infine, servirà la firma del Presidente Conte. Restano comunque ancora aperti vari problemi tra cui il principale è il reperimento delle risorse mancanti (non solo per il lotto San Gerolamo) per le quali garantisco che come parlamentari del territorio stiamo lavorando con pazienza e impegno».

Firmato il decreto: la Lecco-Bergamo verso la statalizzazione

Così il Senatore lecchese della Lega Paolo Arrigoni vuole fare chiarezza sulla notizia diffusa ieri dal collega deputato del PD Gian Mario Fragomeli. «Se proprio ci tiene, lasciamo senza problemi a Fragomeli il compito di dare notizia di una delle diverse firme, attesa da mesi, di un lungo procedimento. Non inganni però i lecchesi - incalza l'ex sindaco di Calolzio - Per correttezza di informazione infatti gli uffici di Anas non stanno aspettando con le mani in mano il parere delle commissioni parlamentari per poi partire con i lavori sulla Lecco-Bergamo, perché i quasi 6.000 km di strade provinciali e regionali strategiche di interesse nazionale di Lombardia, Veneto, Piemonte, Toscana e Emilia Romagna che andranno in pancia ad Anas si aggiungeranno ai 30.000 km di strade statali e di autostrade, svincoli e strade di servizio già di competenza dell'Ente Autostrade. Sia chiaro quindi che non possiamo aspettarci che la "nostra" finisca in cima alle priorità.

«Una sciagura aver destrutturato le Province»

Spazio quindi a un affondo nei confronti dei Governi precedenti, in particolare in merito al ruolo riservato alle Province. «Bisogna ricordare che quando ero sindaco di Calolziocorte e le province erano in forze - con fondi, risorse, personale e una giunta con un presidente a tempo pieno e autorevole perché eletto dai cittadini - con il passaggio di competenze da Anas alla Provincia di Lecco per l’eliminazione del passaggio a livello di Sala, dopo decenni di attese e lungaggini, si riuscì a realizzare l’opera in pochi mesi, e lo stesso avvenne nel 2010 con la realizzazione da parte della Provincia del sovrappasso di Rivabella. È quindi un vero peccato - incalza il senatore Arrigoni - che un Ente locale vicino al territorio non possa più fare da stazione appaltante per fondamentali opere infrastrutturali e di riqualificazione. Una sciagura, la destrutturazione delle province, imposta dalla riforma del duo PD Renzi-Delrio di cui ancora paghiamo le conseguenze e che risulta la principale responsabile per lo stallo della Lecco- Bergamo e di centinaia di altre opere in tutto il Paese».

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