Sinistra Lavoro Lecco: «Il Governo deve abolire l'Iva sulle varie imposte»
«Non basta ridurre le accise sulla benzina. I consumatori costretti a pagare una bi-tassa illegittima e costosa anche su acqua ed energia»
Il sottosegretario all'Economia Massimo Bitonci, della Lega, ha annunciato che il Governo gialloverde sta lavorando per un taglietto delle accise che gravano sul costo del carburante.
Se si farà, non basterà di certo questo piccolo intervento di facile presa, che taglia le accise che stiamo ancora pagando per la guerra fascista d'Etiopia del lontano 1935-36, per ridurre la rapina che viene praticata con la cosiddetta bi-tassa, ossia l'odiosa applicazione dell'Iva su tasse e imposte che gravano non solo sul carburante, ma anche sulle bollette dell'acqua e dell'energia, per fare altri due esempi.
Applicare l'Iva non solo sul costo netto dei servizi e prodotti, ma anche su altre imposte e tasse, è un modo illegale e ripugnante di rapinare i consumatori.
Che l'applicazione dell'Iva sulle imposte e tasse sia un'illegittimità non lo andiamo denunciando da anni solo noi e molte altre organizzazioni dei consumatori e non solo, ma anche le sezioni unite della Corte di Cassazione con la sentenza n. 3671 del 1997 e anche la Corte Costituzionale allorquando ha riconosciuto con sentenza n. 238 del 2009 l'inapplicabilità dell'Iva sulla tassa rifiuti.
Uno scippo quello dell'Iva sulle imposte che supera, secondo i calcoli della Federconsumatori, oltre 1.000,00 euro l'anno.
Altro che piccoli tagli dell'anacronistica accisa per la guerra di Etiopia di ottant'anni fa e altro che flat tax, che andrà solo a regalare risorse ai ricconi, che già pagano troppo poco (nel 1972 l’aliquota massima fiscale era del 72%, mentre oggi è al 43%: un 29% già regalato ai ricchi).
Il sottosegretario all'Economia Massimo Bitonci e la sua compagnia dispongano subito,
senza Twitter e senza la solita caciara, un concreto e immediato decreto per fa sì che l'Iva
venga applicata solo sul prodotto netto.
Per il Coordinamento provinciale Sinistra Lavoro, Luigi Vavassori