Sì della Camera allo Ius soli temperato, Tentori (Pd): "Non possiamo più restare indietro sui diritti"
La deputata lecchese soddisfatta del voto di martedì alla Camera: "Stiamo parlando di italiani a tutti gli effetti, tranne che per la legge"
«Finalmente si afferma che chi nasce e cresce in Italia è italiano: sono orgogliosa di poter partecipare ad un passaggio così importante per una legge tanto attesa, oltre che per un principio che da sempre fa parte della storia del mio partito». È questo il commento di Veronica Tentori, deputata lecchese del Pd, a seguito del voto di ieri 13 ottobre che ha visto Montecitorio dare il primo sì alla nuova legge sulla cittadinanza.
A votare a favore sono stati i parlamentari della maggioranza e quelli di Sel, con alcuni voti dal centrodestra dati a titolo personale, mentre Lega, Fratelli d'Italia e Forza Italia hanno votato contro. Astensione, invece, dal Movimento 5 stelle.
Il provvedimento, che ora passa in Senato, introduce lo Ius soli temperato al posto dello Ius saniguinis: «Crediamo fermamente in un'Europa dei diritti e non possiamo più restare indietro - prosegue Tentori - Stiamo parlando di tutti quegli italiani di fatto e stranieri per legge, bambini nati in Italia che frequentano le nostre scuole, parlano italiano, amano il nostro Paese e tifano le nostre squadre, o sono figli di coloro che hanno deciso di vivere, crescere, lavorare e costruirsi un futuro nel nostro Paese».
«Stiamo parlando di italiani a tutti gli effetti, tranne che formalmente, a cui finalmente viene data una risposta - aggiunge, ancora, la parlamentare - La legge introduce lo Ius soli temperato per i bambini nati nel nostro Paese da genitori ormai radicati in Italia, ossia in possesso del diritto di soggiorno permanente, e lo Ius culturae per coloro che sono arrivati in Italia sotto i 12 anni e hanno frequentato almeno per cinque anni la scuola italiana. Ora la norma passa al Senato».