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Salute

Attese al Pronto soccorso, la Cgil: «Serve cambio di tendenza sulle politiche del personale»

Il sinacato lamenta una «oggettiva carenza della dotazione organica di personale medico e non medico che nelle situazioni di picco di accessi fatica a fronteggiare la domanda»

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di LeccoToday

Con riferimento alle notizie di cronaca in merito ai tempi di risposta al Pronto Soccorso, senza entrare nel merito dei singoli episodi, esprimiamo le seguenti considerazioni.

L'Ats Brianza, anche in esito alle sollecitazioni delle Organizzazioni Sindacali, ha a suo tempo attivato un Gruppo di Miglioramento sui Pronto Soccorso con le partecipazione delle Aziende Sanitarie di riferimento nel territorio, che ha prodotto alcuni adeguamenti sul piano organizzativo con oggettivi risultati.

Continuiamo tuttavia a registrare segnalazioni di criticità che evidenziano come il problema necessiti ancora importanti azioni in grado di dare una risposta più adeguata e complessiva.

Una prima questione riguarda la oggettiva carenza della dotazione organica di personale medico e non medico che, particolarmente nelle situazioni di picco di accessi fatica a fronteggiare la domanda.
Sono le conseguenze di anni di leggi finanziarie improntate a tagli della Spesa Sanitaria e a politiche di riduzione del personale che hanno fortemente limitato le sostituzioni del turn over, con ricadute negative su tutte le attività sanitarie, fino alla concreta difficoltà a sostituire le normali assenze per malattie o ferie.

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Sono le conseguenze anche della inadeguatezza in questi anni, dei percorsi di formazione e specializzazione dei medici rispetto all'effettiva necessità.

In assenza di un significativo cambio di tendenza in tema di politiche del personale, anche gli interventi sul piano organizzativo, per quanto utili, continueranno a essere insufficienti.

La seconda questione riguarda l'affollamento oggettivo dei Pronto Soccorso anche per problematiche di minore intensità che potrebbero essere più agevolmente affrontate con una migliore organizzazione della medicina del territorio a partire dai Medici curanti, alla Continuità assistenziale e alla creazione finalmente della rete di Presidi Socio Sanitari Territoriali (Presst) e Presidi Ospedalieri Territoriali (Pot) previsti dalla tanto decantata Riforma Sanitaria Lombarda, ma che stentano ancora a vedere la luce, tranne pochissime eccezioni. Uguale impulso dovrebbe derivare dalla messa a regime della Presa in carico delle persone con patologie croniche; ma anche su questo tema, pure se nel territorio lecchese si registra una maggiore adesione da parte dei soggetti coinvolti, solo alla distanza sarà possibile verificare eventuali positivi risultati di minore accesso al Pronto Soccorso.

Segreterie Cgil, Fp Cgil, Spi Cgil di Lecco

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