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Salute Merate / Largo Mandic, 1

«Il "Mandic" non corre nessun rischio, sono polemiche basate sul nulla»

L'assessore Giulio Gallera smorza in maniera definitiva le polemiche derivate dalle notizie circolate nell'ultimo periodo

«Il pronto soccorso dell'ospedale Mandic di Merate non corre alcun rischio e non ci sono documenti regionali che vadano in questa direzione. Anche il punto nascita non sarà chiuso perché possiede tutti i requisiti previsti dalle leggi». Lo ha ribadito l'assessore regionale al Welfare, Giulio Gallera, intervenendo sulle notizie circolate in questi giorni sul presidio ospedaliero.

«Chiusura del pronto soccorso notturno e del punto nascite? Non è nei programmi»

«Amareggiato da inutili polemiche»

«Sono amareggiato - ha detto Gallera - per le polemiche basate sul nulla e determinate solo dalla brama di visibilità di qualcuno. Apprezzo invece il senso di serietà degli amministratori locali che si sono confrontati con la Regione e con l'ASST di l'ASST di Lecco in questi giorni oltre al grande lavoro svolto dal direttore Generale Paolo Favini per l'impegno precedente e attuale finalizzato a valorizzare e consolidare il presidio. Ricordo anche che il 27 dicembre abbiamo scritto una delle pagine più belle per il Mandic presentando l'apertura di nuovi posti letto in pneumologia, che saranno gestiti dall'IRCCS Inrca».

Ospedale "Mandic" e Inrca insieme per la presa in carico del malato pneumologico 

Il presidio si sta rafforzando

Quello della pneumologia è solo un altro tassello nel percorso di potenziamento di un presidio di eccellenza. A questo, ad esempio, vanno anche aggiunti i concorsi banditi per potenziare il personale del Mandic.

17,5 milioni di euro dalla Regione

La Regione, inoltre, continua ad investire sul nosocomio meratese. Sono infatti in corso investimenti da 1,5 milioni di euro, che si aggiungono agli altri 8,5 milioni stanziati negli ultimi due anni: fra questi vale la pena ricordare l'acquisto di una Tac ultramoderna e un'apparecchiatura per la risonanza magnetica del valore di 7,3 milioni. Altri 7,5 sono stati destinati alle opere strutturali fra le quali rientrano la sistemazione del pronto soccorso, il centro trasfusionale e l'edificio degli ex poli ambulatori.

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