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Chirurgia ricostruttiva della mammella, a Lecco l'innovativa "one step sovrapettorale"

Il 17 ottobre all'ospedale Manzoni torna il "Bra Day": la popolazione femminile potrà informarsi sui trattamenti del tumore alla mammella e sulle operazioni (200 casi negli ultimi tre anni), comprese le tecniche più recenti

Torna il prossimo 17 ottobre all'ospedale Manzoni di Lecco, dopo il successo registrato negli scorsi anni, il Bra Day, la Giornata Internazionale "per la consapevolezza sulla ricostruzione mammaria" e la divulgazione presso la popolazione femminile delle diverse tecniche di chirurgia ricostruttiva. Si tratta di un evento organizzato in più di dieci Paesi al mondo, promosso in Italia dalla Sicpre, la Società Italiana di chirurgia plastica, ricostruttiva ed estetica, con il patrocinio del Ministero della Salute e dell'Ordine dei Medici di Lecco.

L'appuntamento, aperto a tutte le donne interessate, è in programma a partire dalle ore 17 presso l'Aula Magna della palazzina amministrativa del nosocomio lecchese. Qui, sotto la direzione del dottor Tommaso Guzzetti, responsabile della Chirurgia plastica e ricostruttiva di Asst di Lecco, si avvicenderanno con brevi ed esplicativi interventi i colleghi coinvolti nel trattamento del tumore della mammella con l'obiettivo di informare i cittadini sulle tecniche di ricostruzione mammaria più attuali e moderne, le quali sono tutte praticate presso gli ospedali dell'Azienda socio-sanitaria territoriale.

«Tumore alla mammella in aumento»

«Oggi le donne con tumore alla mammella sono in continuo aumento - spiega Tommaso Guzzetti - e vogliono riappropriarsi nel più breve tempo possibile della loro femminilità. Proprio per questo è ormai consuetudine, nei nostri ospedali, associare la fase demolitiva a quella ricostruttiva in un solo e unico tempo operatorio».

Negli Ospedali di Lecco e Merate, grazie alla costituzione della struttura di chirurgia plastica, le pazienti possono contare su tecniche ricostruttive sempre più innovative, conservative e personalizzate per ogni singola paziente. L'ampio ventaglio delle tecniche ricostruttive attuate permette infatti d'individuare quella che più si adatta a quel particolare tipo di paziente, alle sue esigenze estetiche, alla sua età, alle sue attività lavorative senza tralasciare quello che è il principale obiettivo: la cura della malattia.

«Tra le nuove tecniche praticate, la più recente, utilizzata anche nella nostra Asst, è la tecnica one step sovrapettorale», spiega lo specialista lecchese. «Si tratta di una procedura chirurgica che ci permette, in una sola volta, di eseguire la ricostruzione del seno con protesi e una particolare membrana biologica senza toccare il muscolo pettorale che viene quindi preservato nella sua totale integrità. Tra le altre tecniche molto innovative troviamo anche la liporistrutturazione distrettuale muscolare, un intervento chirurgico che consiste nel prelievo di grasso autologo sottocutaneo da aree che ne presentano un eccesso, trapiantato in regione mammaria dopo aver trasposto il muscolo gran dorsale. Ciò permette l'aumento del volume del seno ricostruito migliorandone il risultato».

Interessate donne da 25 a 70 anni

Da quando nel 2013 è stata ulteriormente sviluppata e consolidata l'attività della chirurgia plastica dell'Asst di Lecco, sono state circa 400 le operazioni alla mammella effettuate, e 200 sono stati i casi operati negli ultimi tre anni, attentamente selezionati secondo indicazioni molto precise e condivise dai maggiori centri specialistici per la ricostruzione della mammella. L'età delle donne operate è compresa tra i 25  e i 70 anni; nella maggior parte dei casi le pazienti provengono perlopiù dalla provincia di Lecco o da altre province Lombarde (circa il 90%), il resto (il 10 %) risiede invece fuori regione.

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