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Salute

Pazienti cronici, basta patemi: ci pensa il sistema sociosanitario

Ats Brianza invia 350mila lettere per informare sul nuovo corso: l'assistito godrà di un migliore accesso alle cure e di assistenza sanitaria personalizzata

Oltre 350mila lettere inviate dall'Ats Brianza ai pazienti cronici nel territorio riferimento nell'ottica di un importante cambiamento riguardo il percorso di cure.

«L'occasione è davvero importante - spiega il direttore generale dell'Ats della Brianza Massimo Giupponi - i cittadini con malattie croniche hanno l'opportunità di aderire a un nuovo modello di assistenza che si occupa della presa in carico totale dei loro bisogni».

Un terzo della popolazione soffre di patologie croniche

Regione Lombardia ha dato avvio alla presa in carico dei cittadini affetti da patologie croniche lo scorso gennaio. Il progetto si inserisce nella recente evoluzione del Sistema sociosanitario lombardo (L.r. n. 23 dell'11 agosto 2015), nata dall'esigenza di sviluppare un modello capace di rispondere pienamente e tempestivamente ai cambiamenti sociodemografici in atto nella società. In particolare circa un terzo della popolazione soffre oggi di patologie croniche la cui cura assorbe oltre il 70% delle risorse.

Grazie al nuovo modello di cura, l'assistito sarà preso in carico dopo aver sottoscritto un "Patto di Cura", di durata annuale, attraverso il quale esprimerà il suo consenso all'avvio del percorso, programmato e pianificato nel Piano di assistenza individuale (Pai), personalizzato sui suoi bisogni di salute.

«Questo progetto - sottolinea il dottor Giupponi - garantisce al cittadino affetto da patologie croniche un migliore accesso alle cure e un'assistenza sanitaria personalizzata. Questo attraverso l'accompagnamento nella gestione di tutti gli adempimenti collegati alla sua patologia e lungo l'intero percorso di cura, per cui sarà sollevato da stress e preoccupazioni che generano il dover prenotare una visita, richiedere una prescrizione, ricordarsi degli appuntamenti».

«Dalla cura al prendersi cura»

Il nuovo modello segue l'importante cambio di modalità che passa "dalla cura al prendersi cura", come evidenzia il direttore generale dell'Ats: «Prendere in carico significa che il cittadino non dovrà avere più riferimenti diversi per trovare le risposte ai suoi bisogni, ma al contrario potrà fare affidamento su una rete di servizi integrati. Nel nuovo percorso un medico gestore organizza tutti i servizi sanitari e sociosanitari per rispondere ai bisogni del singolo paziente, programmando prestazioni ed interventi di cura specifici, prescrivendo le cure farmacologiche più appropriate, garantendo un’assistenza continuativa, alleggerendo così il paziente dalla responsabilità di prenotare visite ed esami».

I cittadini che per diverse ragioni non dovessero essere più in possesso della lettera (smarrita, cestinata erroneamente) possono rivolgersi al Contact Center Regionale (800.638.638) per ricevere informazioni.

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