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Salute Calolziocorte / Via Bergamo, 8

Screening del colon retto, campagna di prevenzione nel Calolziese

La prevenzione gratuita, che proseguirà sino al 12 marzo, riguarda uomini e donne fra i 50 e i 74 anni. Allertate 6.900 persone nell'ambito del distretto sanitario di Calolzio

È scattata lo scorso 7 gennaio e proseguirà sino al 12 marzo la campagna di screening gratuito al colon retto nell'area di Calolziocorte.

«Lo screening, completamente gratuito, interessa uomini e donne fra i 50 e i 74 anni e mira a ridurre la mortalità e/o le conseguenze di una delle patologie tumorali più diffuse nella popolazione - spiega il dottor Emerico Maurizio Panciroli, direttore Sanitario dell'Agenzia di Tutela della Salute -, più precisamente, nel nostro territorio, si tratta della terza neoplasia più frequente fra gli uomini (14% del totale dei tumori maschili) e della seconda più frequente fra le donne (12,4% del totale dei tumori femminili). La prevenzione garantisce ottimi risultati: la precocità della diagnosi consente una riduzione della mortalità di circa il 20%».

Dove e quando consegnare i campioni

Ats Brianza invia ogni due anni a domicilio la lettera di invito a sottoporsi allo screening per la ricerca del sangue occulto nelle feci alla popolazione specifica (popolazione target), con le indicazioni per il ritiro e la successiva consegna della provetta con il campione per l'esecuzione delle analisi. Dal punto di vista operativo, in questi giorni, è stata avviata la campagna di screening al colon retto nell'area territoriale di Calolziocorte e circa 6.900 persone hanno già ricevuto o riceveranno la lettera di invito. La campagna di screening sarà attiva dal 7 gennaio 2020 fino al 12 marzo 2020. Le persone che ricevono la lettera potranno consegnare il campione fecale presso il presidio di Calolziocorte, Via Bergamo, 8/10 dal lunedì al giovedì e dalle ore 9.00 alle ore 11.00 .

Introdotto il protocollo Eras in Chirurgia colo-rettale al Mandic

«Dal 2017 Ats Brianza ha ampliato progressivamente la fascia della popolazione che può effettuare gratuitamente lo screening coinvolgendo anche i soggetti in fascia di età compresa tra i 70 e i 74 anni - spiegano la dottoressa Antonina Ilardo e la dottoressa Faustina Lobuono responsabili delle Unità Operative Programmi di Screening rispettivamente per Lecco e per Monza Brianza - È importante aderire e farlo in modo costante, vale a dire rispondendo ogni due anni all'invito che la nostra Agenzia di Tutela della Salute manda al domicilio con posta ordinaria. L'individuazione di una lesione in fase iniziale, infatti, può favorire una prognosi migliore e la possibilità di guarigione».

In caso di positività è necessario proseguire con gli approfondimenti proposti: se lo screening dà un risultato positivo il paziente viene invitato a sottoporsi a ulteriori accertamenti (colonscopia).

Nel 2018 94.610 soggetti aderenti

Per quanto riguarda i dati di adesione del terrritorio dell’ATS della Brianza, i numeri del 2018 riferiscono di una popolazione target di 198.916 persone invitate e di 94.610 persone aderenti, pari al 49,9% (adesione corretta: numero di persone rispondenti sul totale della popolazione invitata escludendo gli inviti inesitati e le persone che dopo l'invito hanno segnalato di aver eseguito un test o un esame endoscopico recente), valore molto vicino alla media regionale del 50,2%. Tra gli aderenti, 4.598 sono state le persone che, positive al test per la ricerca del sangue occulto nelle feci, nel 2018 sono state invitate dagli operatori delle Uos Programmi di Screening a sottoporsi alla colonscopia.

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