“Lecco si piega ai "favori" anarchici?”
All'attenzione - peraltro poco attenta - del Sindaco: da quando Lecco è una città che si piega ai "favori" anarchici?
Notiamo con grande dispiacere - e non da oggi - che il Comune si adopera nel rimuovere le scritte sui muri, ma solo se di nota certa fazione, mentre quelli anarchici rimangono. Siamo contro ogni sfregio alla città, ma girando per Lecco dobbiamo prendere atto che il Comune è completamente disinteressato al problema o, forse, nemmeno lo considera.
Scritte anarchiche campeggiano - intimidatorie e violente - per tutta la città. Dobbiamo pensare che il Comune ne tuteli ideologia e violenza? Forse lo stesso Comune e la giunta lecchese sono sostenitori di Cospito&co?
Suggeriamo al Comune, nella persona del Sindaco, di fare una passeggiata per Lecco, rendersi conto della degradata e degradante cultura da imbratto e porvi rimedio.
Ne va del decoro e della dignità della città.
PS: la legge dovrebbe essere uguale per tutti.
I Bravi
Di seguito la risposta arrivata da Palazzo Bovara:
“Carissimi “BRAVI”,
grazie per la segnalazione che abbiamo girato agli uffici competenti. Per quanto concerne i muri di proprietà comunale potremo procedere prontamente. Sui muri di proprietà private, invece, l’intervento deve essere a carico del proprietario. Noi solleciteremo i proprietari a ritinteggiare i loro muri, solitamente provvedono con solerzia, ma non dipende da noi.
Grazie per il vostro spirito civico da “BRAVI” di manzoniana memoria”.
Sempre I Bravi hanno espresso il “al Comune e al sindaco di Lecco per la straordinaria rapidità nella rimozione di "graffiti" di fazioni filo anarchiche, che campeggiavano, intimidatorie, per la città. Il Cospito-pensiero che urtava occhi e menti è stato rimosso. Auspichiamo che tale efficienza sia, da oggi in avanti, una prerogativa, un impegno contro l'imbratto che degrada e svilisce
l'ambiente cittadino”.