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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Coronavirus e vacanze, l'UE riapre al turismo tra paesi con gli stessi contagi

La Commissione europea ritiene che in estate si possano riaprire le frontiere e consentire quindi gli spostamenti tra paesi che presentano situazioni di contagio simili tra di loro

La Commissione europea ha varato il suo piano per le vacanze estive, con l'obiettivo di contribuire a far risorgere il settore del turismo. Nei giorni scorsi infatti, è stato presentato un pacchetto di linee guida e raccomandazioni per aiutare gli stati membri ad uscire dal lockdown, sempre nel rispetto della salute.

La Commissione ritiene di poter rilanciare il turismo attraverso il principio di non discriminazione: se uno stato membro decide che è possibile viaggiare all'interno del proprio territorio, deve consentire anche l'accesso a chi proviene da tutti i paesi dell'UE che presentano una situazione epidemiologica simile. Si auspica quindi una riapertura graduale delle frontiere tra i paesi che hanno situazioni di contagio simili tra loro. È chiaro che si tratta di un qualcosa di flessibile, che potrebbe essere modificato se la situazione dovesse nuovamente degenerare.

I tre criteri da utilizzare sono quello epidemiologico, l'applicazione di misure di contenimento e distanziamento durante il viaggio, considerazioni di carattere economico e sociale. 

In questo modo si pensa che si possa dare il via per aprire tutte le zone ad alta vocazione turistiche e che hanno avuto curve di infezione molto basse.

Ovviamente si tratta di decisioni di esclusiva competenza di ogni singolo stato membro. Tutte le revoche ai controlli alle frontiere ed il ripristino dei trasporti transfrontalieri (aereo, treno, autostrade) dovranno per forza tenere conto della necessità di tutelare la salute (riducendo quindi la densità dei passeggeri e la possibilità di contatto).

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