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Calcio Lecco, lunedì il Tribunale decide il futuro della società

Futuro e speranze appese a un filo dal valore di 220mila euro. In gioco ci sono 105 anni di storia

Sono e saranno ore sicuramente agitate quelle che precedono l’appuntamento delle 12.30 di domani: il futuro del Calcio Lecco 1912 verrà deciso in Tribunale davanti al giudice Colasanti e al curatore fallimentare Mario Motta, chiamati a dare, secondo i vari compiti, una sentenza al termine dell’esercizio provvisorio che è stato portato avanti dallo scorso 6 dicembre 2016. Un regime concesso miracolosamente, viste le condizioni in cui versava la società di via Don Pozzi e condotto egregiamente da tutte le parti in causa.

Poche, dopo i fatti di venerdì, le residue speranze di veder concretizzata in toto la salvezza della società, per cui curatore stesso, staff e squadra hanno lottato fino al felice epilogo di Olginate. Al momento di fare i fatti, si sono tirati indietro tutti: “Il nostro interesse è sempre stato per lo sport del calcio e la situazione del Lecco si è mostrata, di giorno in giorno, sempre più complessa e in direzione opposta al nostro principio sportivo. I debiti societari non certi si sono raddoppiati nel giro di pochi mesi senza poter avere dalla Lega la certezza della possibilità di spalmarli in più anni né di avere un concreto supporto dal territorio prima di rinnovare l’agonia fallimentare, purtroppo così si sarebbe rivelata nel caso in cui avessimo deciso di partecipare all’asta”, ha commentato la Talent Scout Italia, mentre, in sequenza, nè veronesi, nè lecchesi, nè Di Nunno si sono materialmente fatti avanti per rilevare i 105 anni di storia societaria.

La prevista riunione di lunedì mattina sarà lo spartiacque tra presente e futuro prossimo, che si presenta sotto forma di varie possibilità: le ultime indiscrezioni parlano di un'”alleanza” tra Di Nunno e Battazza, che si sarebbe incaricato di raccogliere i soldi necessari per coprire il debito sportivo come chiesto dal brianzolo. Indiscrezioni che rimarranno tali fino alle 12.30 di domani, quando Motta comunicherà al giudice se ci saranno state o meno delle manifestazioni d’interesse last-minute, con conseguente possibilità di far andare in scena l’asta fallimentare, alle stesse o a differenti condizioni.

La vita del Lecco è appesa a un filo dal valore di 220mila euro.

(da www.leccochannelnews.it)

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