Calcio, il Lecco si fa male da solo: l'Olginatese esulta nel recupero

Come farsi del male da soli, capitolo ennesimo. Il Lecco stecca quando non deve, uscendo dal "Comunale" di Olginate con tre gol sul gobbone e la consapevolezza di non aver nessun tipo di alibi. Non ci si può attaccare alla sfortuna o all'arbitro, che forse concede un gol irregolare a Brognoli ma non si volta dall'altra parte quando accorda rigore ed espulsione per il fallo di Menegazzo su Caraffa. Non c'è la solita cattiveria, negli occhi dei blucelesti, che pure sanno di avere in mano un'occasione enorme per portarsi a ridosso del Dro (sconfitto 3-1 a Ciserano a ancora a +5, ndr). Eppure la gara la fanno i giovani bianconeri, mandati in campo da Corti a discapito dei vari Mara, Recino e Rigamonti: nel primo tempo, checchè se ne dica, il Lecco non la prende praticamente mai. Ronchi, schierato nel ruolo di punta, soccombe nel duello con Fabiani, Narducci e Tarasco, ma in linea più generale sono i reparti ad essere perennemente scollegati senza la regia di Cannataro, inizialmente in panchina. La ripresa, eppure, fornisce il vantaggio maggiore: Caraffa entra con la mentalità giusta e, quasi da solo, consegna ai compagni l'inerzia della gara. Ebbene, la squadra smette di giocare, diventando preda del nervosismo che dovrebbe essere di casa nell'altra barricata. Il recupero è un elogio alla follia: Meyergue, preda di uno dei raptus che abbiamo imparato a conoscere, calcia Nasatti e viene espulso, Fabiani svetta in mezzo al presepe bluceleste e fa 2-1, Colombo, ci mette del suo quando regala a Rossi la possibilità di fare tris dal dischetto. Ma, lo ripetiamo, non ci si può attaccare a questo. Urge chiudersi nel silenzio e nei mea culpa perchè no, dal Ciserano in avanti è ancor più vietato sbagliare.

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