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Calcio, un pessimo primo tempo condanna il Lecco a Ponte San Pietro

Il Pontisola segna tre reti nella prima mezz'ora, ma i blucelesti possono recriminare per alcune decisioni arbitrali avverse. Zona playout ora distante quattro punti

Se si entra in campo già battuti, non basterà nemmeno l'inserimento di un attaccante di categoria per risollevare le sorti della Calcio Lecco 1912. Passi la forza del Pontisola tra le mura amiche del "Legler", passino anche le scellerate decisioni della terna arbitrale, ma concedere tre reti in mezz'ora, di cui due per pure disattenzioni, è un peccato mortale che una squadra ultima in classifica non può commettere. E l'alibi della giovane età deve smettere di essere considerato tale se si vogliono recuperare i quattro punti di svantaggio rispetto alla terz'ultima posizione occupata dal Levico Terme. E su questo chiodo ha battuto (e batterà) forte Bertolini, deciso a far funzionare il materiale umano a sua disposizione piuttosto che a lamentarsi per qualcosa che (almeno per ora) non ha. Ecco perchè, dopo le "carezze" di Monza"Bebeto" ha iniziato a usare il bastone nei confronti dei suoi ragazzi, spronandoli a togliersi di dosso quell'alone di tristezza che si trascinano un po' dietro. Un modo per dire "Questi siamo e abbiamo la possibilità di fare la storia, non gettiamola via". Un discorso che calza perfettamente se detto da uno che con la maglia bluceleste addosso ci ha passato diciotto anni tra giovanili e Prima Squadra, realizzando imprese decisamente significative, finite sulle pagine di svariati libri che quella storia la raccontano.

Leggi la cronaca di Pontisola 3-0 Lecco

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