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Sport Valmadrera / Via Fatebenefratelli

Skyrunning. Presentata la 15esima Dario&Willy, Antonioli: «Partecipare? Forse...»

Il Centro Culturale Fatebenefratelli ha ospitato la presentazione della celebre gara organizzata dall'Osa Valmadrera: ospite d'onore il celebre campione di Winter Triathlon

Il Centro Fatabenefratelli di Valmadrera ha ospitato, nella serata di venerdì 5 aprile, la serata di presentazione del quindicesimo Trofeo "Dario&Willy", splendida gara di skyrunning organizzata dalla storica Osa Valmadrera, nata nel 1951 e sempre attivissima sul territorio lecchese e non. La gara dedicata alla memoria di Dario Longhi e William Viola, poco più che ventenni quando scomparvero tra la neve del Carosello 3000 di Livigno nel dicembre 2003, è uno degli appuntamenti sportivi più attesi in città, dove da mesi fervono i preparativi per l'edizione 2019. Tappa molto importante è stata la segnalazione permanente del percorso di gara, che sarà così rintracciabile durante tutto l'anno.

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La serata, moderata dalla giornalista sportiva bergamasca Sara Taiocchi, prossima partecipante alla Maratona di Parigi (14 aprile), ha richiamato un centinaio di persone all'interno dell'auditorium, dove ha fatto capolino anche la figura di Daniel Antonioli, residente ai Piani Resinelli e recentemente confermatosi campione italiano di winter triathlon: il campione lecchese, atleta poliedrico e fortissimo anche la specialità dello skyrunning, non ha negato che, fatte salve le croniche allergie alle graminacee, potrebbe essere ai nastri di partenza il prossimo primo maggio.

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Dario&Willy: il percorso di gara (23km, 2050 d+)

percorso dario e willy-2

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A prendere la parola per prima è stata Laura Valsecchi, presidente dell'Osa Valmadrera «nonostante io sia donna e non sia nativa di Valmadrera, quindi la scelta fece del clamore... Quando sono stata eletta inizialmente è stato tutto molto difficile, poi abbiamo iniziato a rispettare maggiormente le regole, gli iscritti sono triplicati, insomma ci siamo tolti delle soddisfazioni. L'attività? A gennaio partiamo con un calendario fittissimo e anche io imposto quello personale in base a quello societario. Per noi questo trofeo rappresenta tutta la società che si mette a disposizione dell’organizzazione».

Poi, spazio al saluto istituzionale di Antonio Rusconi, assessore allo sport: «Negli ultimi 20 giorni sono stato presente alla partenza del 50esimo anniversario di fondazione del gruppo di alpinismo, al Valma Street Block e a questa presentazione. Ricordiamo due giovani cui siamo rimasti particolarmente legati, così come le loro famigliare sono rimaste legate a noi», ha detto il candidato sindaco alle prossime elezioni.

Antonioli: «La corsa è libertà. Partecipare? Non lo eslcudo»

Poi, spazio ai ricordi e all'esperienza del fuoriclasse Daniel Antonioli, 36enne campione italiano di winter triathlon, recenemtne 5° al Mondiale e 2° in staffetta nonchè campione italiano di skyrunning '17 e '18 (ZaCup del Grignone): «La mia disciplina si compone di tre parte: corsa per 8km, mountain bike per 15km e sci di fondo per altri 10km. Ci sono arrivato perché praticavo sci di fondo da ragazzino, ma d’estate ero obbligato a correre o andare in bicicletta. Praticarla ai Piani Resinelli, dove sono nato e vivo ancora, è l’ideale, anche perché la multidisciplinarietà è indispensabile per uno come me. Il territorio mi ha aiutato, correre in montagna è lo sport che mi riesce meglio perchè rappresenta il modo più facile per scoprire il territorio. Lo sport è sempre stato il mio sfogo, da giovane studiavo a Lecco e giocavo a calcio pur senza essere bravo...».

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Da 15 anni nell’esercito, Antonioli è un atleta professionista. Lo skyrunning lo pratica sostanzialmente per piacere ed è una disciplina scoperta da grazie al Trofeo Vidini (oggi Grignetta Vertical) e al Trofeo Scaccabarozzi (di nuovo nel programma dal 2020): «Il bello di correre le skyrace è che puoi allenarti come vuoi, basta prendere le scapre e andare a correre, senza i noiosi cambi in mezzo. In caserma ci sfidiamo ridendo, è meglio che farlo con il cronometro al polso».

«Cosa farò da grande? Vedremo...»

Tornando alla specialità che l'ha reso celebre, come ci si prepara al winter triathlon? «Le tre durano circa 1h30’, la stagione va da dicembre a marzo; si fanno degli allenamenti combinati di corsa, bici e sci, in estate si pratica lo skiroll. Sono discipline difficili da allenare tutte insieme, ma la multidisciplinarietà aiuta la longevità, rime a parte. Prendo parte a circa dieci gare, dopo un mese di pausa mi metto a fare le skyrace dove vedo tanti di voi. Alimentazione? Non sono un buon esempio, mangiare di tutto è la dieta migliore, poi il mio metabolismo me lo consente. Cosa farò da grande? Rimarrò nell’ambiente nello sport, farò delle gare per divertimento, per fare l’allenatore dovrò mettermi alla prova. Non mi dispiace neanche il lavoro di rifugista o di apicoltore. Vedremo».

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Gara a scopo benefico

Al termine dell'intervista ad Antonioli, Gigi Rusconi ha spiegato il percorso di gara (23km per 2050 metri di dislivello positivo), illustrato poi grazie ai filmati prodotti da Osa Valmadrera (recap delle precedenti edizioni) e Massimo Fanti, che ha recentemente corso lungo il tracciato insieme a degli amici.

Altrettanto importante è stata la presenza di Cristina Isacchi, bronzo mondiale nel nuoto: all'associazione Oltretutto, di cui fa parte, sarà donato un euro per ogni quota versata dagli iscritti, segno tangibile della finalità non a scopo di lucro della gara.

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