Tabacchi, il contrabbando è multato fino a cinquantamila euro
Il reato, dal febbraio 2016, è disciplinato da una nuova norma. Le novità
Il contrabbando di sigarette (e simili) è - dal 6 febbraio 2016 - disciplinato da una nuova norma.
Le sanzioni per chi contrabbanda tabacchi lavorati esteri fino a 10 chili "prevedono l'applicazione di una sanzione amministrativa da 5mila a 50mila euro", precisa la Finanza.
L'entrata in vigore del D. Lgs. 15 gennaio 2016 n. 8 - che ha depenalizzato numerosi reati - ha riguardato anche il reato di "contrabbando semplice di tabacchi", prevedendo l'applicazione di una sanzione amministrativa minima di 5mila euro oltre al sequestro del tabacco in contrabbando.
La violazione - però - non si applica ai viaggiatori maggiorenni (non frontalieri) che portano al seguito la merce secondo la seguente franchigia: sigarette (200 a viaggiatore, quindi 1 stecca) oppure sigaretti (peso massimo di 3 grammi per ogni pezzo, 100 a viaggiatore) oppure sigari (50 a viaggiatore) oppure tabacco da fumo (250 grammi a viaggiatore).
La Finanza precisa che "a differenza che per gli altri bene, per i tabacchi non è comunque consentito importare un quantitativo maggiore alla franchigia pagando i diritti doganali".