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Martedì, 19 Marzo 2024
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Cascate e torrenti: 5 meraviglie naturali da ammirare nel Lecchese

Gli angoli più suggestivi del territorio in cui ammirare imponenti corsi d'acqua lasciandosi ammaliare dallo spettacolo della natura

La potenza e il fascino dell'acqua, uniti allo scenario da favola. Sono numerosi gli angoli "nascosti" del Lecchese in cui ammirare cascate o torrenti impetuosi, lasciandosi ammaliare dallo spettacolo della natura. Ne abbiamo scelti cinque da suggerire ai nostri lettori: ovviamente, come sempre, non si tratta di un classifica ma di semplici consigli.

Le cinque camminate sul lago più belle nel Lecchese

Cascate della Troggia

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Si tratta di un salto di circa 100 metri dell'omonimo torrente Troggia, che nasce dal lago di Sasso sotto al Pizzo dei Tre Signori e attraversa la Val Biandino. Una meraviglia rumorosa e vigorosa. Le cascate della Troggia si trovano a Introbio e sono raggiungibili con un sentiero che parte dalla Provinciale (dalla quale sono già visibili) ed è lungo circa un chilometro. Risalendo lungo il letto del torrente, si giunge a un laghetto che prende forma proprio dalla cascata.

Cascata del Cenghen

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Nascosto fra i boschi della Grigna, c'è un luogo magico in cui ritemprare e rilassare l'anima: la Cascata del Cenghen. La partenza di questa escursione, della durata di circa un'ora, è da Abbadia Lariana, per l'esattezza dalla frazione di Linzanico in prossimità dell'antico lavatoio (ma anche partendo dal Sentiero del Viandante o da Robbianico).
L'Amministrazione comunale di Abbadia ha di recente installato 33 cartelli con le indicazioni per raggiungerla, per cui l'itinerario è ottimamente segnalato. Si tratta di un'escursione immersi nella natura, lungo una comoda mulattiera che spesso apre meravigliosi scorci sul Lago di Como. Arrivati a Crebbio, in prossimità di una fontana, si svolta a destra fino a un successivo incrocio di fronte al Monte San Primo, dove occorre seguire il sentiero di destra. Si prosegue poi in località Calech, è sufficiente seguire le frecce bianche fino a una biforcazione non segnalata, alla quale è necessario girare a sinistra e proseguire lungo il sentiero. La camminata consente di godere di un panorama che a tratti si apre anche sulla Grigna. La cascata è uno spettacolo naturale magnifico, il luogo ideale in cui fermarsi un po' e rilassarsi. Negli ultimi tempi la località è diventata meta di centinaia di visitatori a ogni giorno festivo.

L'escursione dura circa un'ora, per giungere a un'altitudine di circa 615 metri con 340 di dislivello complessivo.

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Fiumelatte

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A Varenna, nell'omonima frazione, scorre Fiumelatte, un immissario del Lago di Como che nasce nel Gruppo delle Grigne. Nonostante la sua brevità, 250 metri, gode di una grande fama: a lungo studiato da Leonardo da Vinci che lo inserì nel suo Codice Atlantico, fu per secoli meta di un tour turistico intrapreso dai benestanti aristocratici europei. Numerose sono le leggende legate alla Grotta di Fiumelatte. Il torrente scorre in genere da marzo a ottobre in maniera intermittente. Nelle giornate in cui la portata d'acqua è al massimo, lo spettacolo è assicurato ed è godibile anche dalla Provinciale 72 a lago: un impeto fragoroso dalla caratteristica colorazione bianco latte.

Orrido di Bellano

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Lungo il Sentiero del Viandante, a Bellano, non occorre nemmeno spostarsi dal percorso: passato il ponticello sul Pioverna, si trova il portone d'ingresso all'Orrido. Per quei pochi che ancora non lo conoscessero, è una gola naturale creata dal fiume Pioverna con suggestive spelonche. Una serie di passerelle consente al visitatore di ammirarne la bellezza. Negli ultimi mesi ne sono state installate di nuove che hanno così allungato il percorso pedonale visitabile. L'Orrido è uno spettacolo naturale meraviglioso sapientemente sfruttato dall'uomo, che nel corso dell'anno 2021 ha superato il traguardo dei 120mila visitatori annui.

Pozze di Erve

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A Erve c'è uno scenario da favola che nel corso degli anni ha visto crescere la propria popolarità tra gli amanti della natura e chi è in cerca di luoghi rilassanti. Stiamo parlando delle pozze create dal torrente Gallavesa nel piccolo paese della valle San Martino. Pozze ben note ai residenti della zona e ora sempre più conosciute grazie anche anche a splendide foto scattate da Biagio Duca e diffuse qualche anno fa sui social. Le "Maldive di Lecco" si raggiungono dalla fine del paese, dopo l'abitato, risalendo il sentiero che porta alla località Gnet. Le pozze naturali si trovano lungo il fiume in diverse zone, la prima già dopo una decina di minuti a piedi.

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