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Ritardi nelle nomine dei docenti e nel sostegno, nuova protesta di papà Elio Canino

In passato il calolziese si era incatenato per chiedere con continuità un insegnante per la figlia disabile: «Situazione sempre peggiore. Il ministro Bussetti faccia qualcosa per i diritti dei nostri figli»

Da tre anni a settembre protesta contro i ritardi nelle nomine scolastiche, a partire da quelle per i docenti di sostegno, chiedendo che a sua figlia disabile sia garantito il diritto all’apprendimento. Come tanti altri genitori sollecita inoltre continuità nell’insegnamento e auspica che la scelta dei professori avvenga entro fine maggio, affinché, prima della fine dell’anno scolastico tutti, genitori, alunni e insegnanti, possano sapere quale sarà il loro futuro a settembre. Senza ulteriori rinvii e disagi.

Stiamo parlando di Elio Canino, papà di Giada, residente a Calolziocorte, salito alla ribalta della cronaca nazionale tre anni fa per essersi incatenato all’esterno della scuola della frazione Pascolo per chiedere un docente di sostegno per la figlia. Dopo qualche giorno la nomina arrivò e Canino fermò la sua protesta. L’anno scorso nuovi ritardi e una nuova protesta da parte del calolziese, questa volta davanti al Provveditorato di Lecco.

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«Purtroppo siamo alle solite, anzi quest’anno è ancora peggio perché ci sono ritardi nelle nomine non solo per il sostegno, ma anche per altre insegnanti - commenta Elio Canino - Tutto ciò è inaccettabile. Perché ogni anno si comincia con questi ritardi e mancanze? Quando inizia la scuola un alunno dovrebbe già avere i docenti, compresi quelli di sostegno. Si tratta di un diritto garantito dalla Costituzione per il quale non mi stancherò mai di combattere. Sinceramente speravo che qualcosa quest’anno cambiasse, ma non è così. Io non critico certo gli insegnanti, anzi. Quelli che hanno nominato per mia figlia sono sempre stati molto bravi. Io critico il sistema scolastico, questa disorganizzazione, questi ritardi legati a scelte nazionali. E soprattutto la discontinuità nell’insegnamento. Perché ogni anno molti docenti cambiano?».

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Parlandoci Elio Canino abbraccia la figlia Giada e annuncia: «Quest’anno però non mi incatenerò, non lo ritengo necessario. La mia protesta è nota, e in tanti mi sostengono. Voglio però lanciare un appello ai politici e in particolare al ministro della Pubblica Istruzione Marco Bussetti: ascoltate di più i genitori. Non dimenticatevi degli alunni con disabilità, ricordatevi che l’insegnamento è una priorità e occorre fare il massimo per evitare questi assurdi disagi. E per loro servono figure specializzate».

In molti in queste ore stanno solidarizzando con Elio Canino. Proprio nei prossimi giorni Giada potrebbe avere l’insegnante di sostegno, la soluzione del problema appare vicina. Ma il nodo di ritardi e discontinuità resta. La speranza è che sia l’ultimo settembre così. Per lei e per tanti altri.

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