Abbadia, parchi sul lago a pagamento: «Costretti dalle norme anti-Covid»
Da questo weekend sperimentazione al Parco Ulisse Guzzi, seguiranno Parco Chiesa Rotta e Pradello. Il sindaco Azzoni: «Non abbiamo alternative per garantire il distanziamento». Le spiagge restano libere ma i gestori potranno far pagare servizi come sdraio e lettini
Spiagge a pagamento ad Abbadia? No, ma l'accesso ai parchi e alle aree verdi sarà regolamentato dai gestori in quanto unico modo per garantire il distanziamento sociale e il regolare rispetto delle norme anti-Covid 19. Per quanto riguarda le spiagge, di proprietà del Demanio, resteranno libere ma si potranno acquistare servizi come sdraio e lettini, sempre nell'ottica del contingentamento che caratterizzerà l'estate 2020 e forse anche oltre.
A spiegare come cambierà la stagione balneare di Abbadia è il sindaco Roberto Azzoni. «Martedì scorso in Consiglio comunale abbiamo approvato i regolamenti per le due aree site nel territorio comunale, Parco Ulisse Guzzi e Parco Chiesa Rotta. L'accesso non può essere più libero ma contingentato, abbiamo così dato possibilità ai gestori di introdurre una tariffa, come previsto dai recenti Dpcm. Voglio essere chiaro: se i gestori non saranno in grado di farlo, non potremo che chiudere i parchi. Non esistono alternative».
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Nessuna scelta pretestuosa o "di cassetta" (il Comune introiterà soltanto il 10%), ma il solo modo per far rispettare le regole. «I gestori stessi si trovano di fronte a investimenti necessari a causa delle norme anti-Covid - prosegue Azzoni - Da qui la proposta dell'Amministrazione di introdurre un pagamento all'ingresso, comprendendo anche l'area di Pradello che ha le stesse caratteristiche delle altre due. Questo garantirà la sicurezza, come distanziamento sociale e per tutte le altre norme previste».
Al momento l'accordo è stato raggiunto soltanto con il gestore del Parco Ulisse Guzzi; dopo la delibera di Giunta firmata martedì, la sperimentazione partirà nel weekend in arrivo. «Noi - spiega il primo cittadino - abbiamo posto come paletto che i residenti di Abbadia, gli over 65 e gli under 10 non debbano pagare, questo per non penalizzare le famiglie, e che ci sia un occhio di riguardo per i gestori di casa vacanze e hotel comprendendo speciali pacchetti turistici».
Perché le spiagge restano libere
Nessun "balzello" per chi vorrà prendere la tintarella sulla spiaggia. «Sono proprietà demaniali e devono restare pubbliche - chiarisce Azzoni - ma allo stesso tempo l'Autorità di bacino dice che il sindaco deve garantire il contingentamento e il distanziamento: in questo modo ha dato possibilità a chi è interessato di prendere in gestione un tratto di spiaggia per concedere in affitto sdraio e lettini, garantendo così il distanziamento che il Comune, con le proprie esigue forze, non potrebbe fare. Ci stiamo ancora riflettendo».
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Il sindaco difende la propria posizione, già oggetto di qualche inevitabile critica. «È strano se pensiamo che fino a settimana scorsa i ragazzi non potevano stare insieme a scuola e ora sono ammassati sulla spiaggia - spiega - Quest'anno è una situazione particolare e dobbiamo trovare soluzioni per garantire ordine e sicurezza per tutti. È difficile ma siamo amministratori e non possiamo discutere le norme, bensì applicarle».
A Pradello la protesta è partita forte con una petizione già sottoscritta da centinaia di persone. «Per quanto riguarda i parcheggi a pagamento, l'iniziativa era in atto dallo scorso anno e dall'Amministrazione uscente, per dare una certa organizzazione all'area. Posso capire la questione di petto della petizione, ma non ci sono alternative per garantire la sicurezza di chi frequenta queste aree».