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Il commosso addio al giornalista Francesco Orio sulle note degli amati Nomadi

In tanti ai funerali celebrati oggi a Bellano. In chiusura il brano "Io Vagabondo" e un messaggio inviato da Beppe Carletti. "Ciao Franco, amico e fratello. Vivrai sempre nei nostri cuori"

"Ciao Franco, amico e fratello, te ne sei andato troppo presto lasciandoci senza parole, senza un sorriso e senza un abbraccio. Sicuramente ci proteggerai da lassù e vivrai per sempre nel mio e nel cuore di chi ti ha conosciuto. Tuo fratellone Beppe". Parole semplici e vere, messe nero su bianco da Beppe Carletti, leader dei Nomadi, band alla quale Francesco Orio era molto legato.

Lutto a Bellano e nel mondo del giornalismo lecchese: ci ha lasciato Francesco Orio

Anche il cantante ha voluto partecipare inviando questo messaggio di saluto letto alla fine dei funerali del compianto giornalista, spentosi sabato all'età di 66 anni. Le esequie sono state celebrate dal vicario don Simone Zappa nella chiesa parrocchiale di Bellano, quella Bellano dove Franco - così era chiamato da tutti - abitava e che aveva saputo raccontare con passione e maestrìa nei suoi articoli dedicati al  territorio del Lago, frutto di un attento e appassionato "lavoro sul campo".

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Orio, professionista dal 1979, aveva lavorato per oltre 20 anni alla Gazzetta di Lecco, e poi ancora le collaborazioni con TeleUnica, La Provincia di Lecco, il Giornale di Lecco e La Gazzetta dello Sport, senza dimenticare la direzione del Pioverna. Una grave perdita per il territorio lecchese, come dimostrato dalle tante attestazioni di affetto espresse in queste ore di dolore alle persone più vicine a Franco, a partire dalla sorella Marialuisa.

Funerali 1-2

Presenti alle esequie - insieme a colleghi giornalisti e fotografi - anche amministratori locali e rappresentanti delle associazioni, in particolare della Polisportiva e del Pedale Ballanese. Uno dei volontari ha ricordato, in un pensiero finale pronunciato dall'altare, la passione, la professionalità e l'umiltà di Franco: "Lo avevamo premiato per la sua vicinanza al gruppo con i suoi articoli, e lui era rimasto stupito. Ci continuava a ringraziare, ma eravamo noi a dover ringraziare lui per l'impegno che dimostrava ogni volta nei nostri confronti e non solo".

Nomadi post-2

Il post in ricordo di Franco sul profilo Facebook ufficiale dei Nomadi.

Poi, sul piazzale, momenti di sincera commozione quando sono risuonate le note di "Io Vagabondo", canzone amatissima da Francesco, come gli altri pezzi di quei Nomadi che seguiva da anni nei concerti e non solo. Lacrime venute dal cuore di chi ha potuto conoscere a apprezzare Franco come una persona buona e profonda, un professionista gentile e colto, presente e mai saccente.

Funerali 2-3

"Eri un amico e un giornalista d'altri tempi - ha scritto a conclusione di un sentito ricordo il collega Loris Lazzati, ben interpretando il pensiero anche di altri colleghi - Reale e non virtuale. Sociale e non "social". Unico. Di una cosa, di una cosa dopo tante sofferenze, puoi star certo: Bellano e noi ti onoreremo perchè ti portiamo nel cuore. Le lacrime scorrono, ma sarai tu a stemperarle nel vino buono che scorrerà a fiumi nella festa di San Vincenzo, e nelle acque del lago quando il governatore annuncerà che a Bellano è e sarà sempre Pesa Vegia. Sempre Franco Orio".

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