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Venerdì, 19 Aprile 2024
Attualità Galbiate

Trovati frammenti pericolosi di amianto, chiuso il sentiero tra Eremo e vetta del Monte Barro

La notizia della temporanea chiusura è stata resa nota da Cinzia Manzoni, presidente del Gam Lecco. L'associazione è impegnata a promuovere diverse iniziative contro la "fibra killer"

Il sentiero tra l'Eremo e la Vetta del Monte Barro è stato temporaneamente chiuso dopo il ritrovamento di frammenti pericolosi di amianto. Lo ha reso noto Cinzia Manzoni, presidente dell'Associazione Gam (Gruppo Aiuto Mesotelioma) di Lecco annunciando le iniziative promosse dallo stesso Gam in occasione della Giornata Mondiale delle Vittime dell’Amianto.

"Il Gruppo Aiuto Mesotelioma, che si appresta a partecipare da protagonista a due iniziative (la prima è la Giornata straordinaria per l’aria pulita di sabato 23 aprile a Cremona; la seconda la tavola rotonda 'Amianto e mesotelioma: tutti innocenti' in programma venerdì 13 maggio a Roma) comunica che, a seguito di alcune segnalazioni e di un sopralluogo lungo il sentiero che dall’Eremo conduce alla Vetta del Monte Barro, sono stati rilevati alcuni frammenti contenenti fibre di amianto, come confermato dalle analisi eseguite da un’azienda specializzata - ha spiegato Cinzia Manzoni - In accordo con il Parco Monte Barro si è proceduto a avvisare il Comune di Galbiate che, prontamente, ha emesso un’ordinanza di chiusura temporanea del sentiero, la cui riapertura è prevista non appena verrà completata la bonifica del terreno". 

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Il Gam Lecco ha poi ricordato che la "fibra killer" ha purtroppo causato morti e danni anche nel nostro territorio, annunciando alcune iniziative dedicate al contrasto dell'amianto e alla prevenzione, a tutela dalla salute pubblica e dell'ambiente. "Passeggiando in questi giorni accanto alla statua del Manzoni, nella piazza di Lecco a lui dedicata, è possibile notare una pianta di Davidia Invulcrata - aggiunge Cinzia Manzoni - I suoi meravigliosi fiori bianchi e dalla forma insolita che ricorda quella dei fazzoletti, rappresentano le lacrime versate da tutte le vittime dell’amianto, e dai loro cari, come recita la targa apposta sul monumento del Gruppo Aiuto Mesotelioma Odv".

Vittiime amianto-2

"La Davidia, pianta simbolo del Parco Eternot di Casale Monferrato, era stata donata al Gam che a sua volta, nel 2019, aveva voluto farne dono alla città quale ricordo vivente per non dimenticare le persone scomparse a causa della fibra killer, purtroppo numerose anche a Lecco - precisa inoltre la presidente del GUam Lecco - il nostro territorio si colloca infatti al 47° posto sui 100 comuni italiani con più morti per amianto (dati Inail). Da sempre attivo per sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema e incentivare le bonifiche laddove sia ancora presente questo materiale altamente cancerogeno, il Gam propone alcune iniziative in occasione della Giornata Mondiale delle Vittime dell’Amianto, cui sono invitati a partecipare cittadini e rappresentanti istituzionali".

A Valgreghentino l'incontro “Liberi Dall’Amianto”

Giovedì 28 aprile, alle ore 20.45 presso la sala polivalente di via Luigi Tavola a Valgreghentino, in collaborazione con l’Amministrazione comunale, si svolgerà dunque il convegno “Liberi Dall’Amianto”, un’occasione preziosa per conoscere in modo approfondito il problema e come affrontarlo. Cos’è l’amianto e dove si trova? Quali pericoli per la salute e per l’ambiente? Cosa possiamo fare per smaltirlo in sicurezza? A chi può rivolgersi il cittadino per un supporto?  A rispondere saranno la presidente del Gam Cinzia Manzoni, l’ingegnere Alberto Invernizzi (membro della sottocommissione tecnica del Gam) e l’avvocato penalista Paolo Erik Liedholm, componente di AFeVA (Associazione Familiari e Vittime Amianto) di Casale Monferrato. 

Sabato 30 aprile, alle ore 16, si terrà invece un momento di raccoglimento e di omaggio alla memoria delle vittime presso il monumento in piazza Manzoni a Lecco, sui seguirà, alle ore 17 nella Basilica di San Nicolò, la Santa Messa in suffragio. L’associazione vuole anche ricordare Michele Michelino, scomparso nella giornata di giovedì 21 aprile a Sesto San Giovanni. "Con il suo Comitato per la difesa della salute nei luoghi di lavoro e nel territorio - dichiara commossa Cinzia Manzoni - ha collaborato con associazioni, professionisti e enti di tutta Italia per una nuova legge sul rischio ambientale pari a zero, per una nuova normativa sul riconoscimento delle malattie professionali e delle indennità e per processi più equi. È stato davvero un gigante nella lotta contro le morti nelle fabbriche, dedicando la sua vita a chiedere giustizia per i lavoratori vittime dell’amianto. Perdiamo un grande uomo e un caro amico".

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