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«Non possiamo morire di fame, giusto riaprire le attività»: la Regione oggi decide su bar, ristoranti e parrucchieri

Il vicepresidente regionale Sala: «Appello ai cittadini lombardi: scaricate l'app "allertaLOM". Con il "progetto CercaCovid" monitoraggio aggiornato con la mappa del virus»

«I dati che rendiamo pubblici ogni giorno oggi sono positivi. Sappiamo che devono essere valutati in un arco temporale più ampio ma siamo verso la strada giusta». Lo ha detto il vicepresidente di Regione Lombardia Fabrizio Sala, riferendosi agli ultimi dati rilevati nei laboratori del territorio. «In base alle rilevazioni - ha precisato il vicepresidente Sala - abbiamo 394 positivi su quasi 11.000 tamponi, il numero dei ricoverati sta scendendo e i guariti sono 1.113».

Numeri positivi che precedono la riapertura prevista per la prossima settimana e, in questo senso, il vicepresidente Sala ha ribadito che «Regione Lombardia sta aspettando che arrivino tutte le regole stabilite dal Governo per prendere decisioni. Al momento ci sono state comunicate le linee guida indicate con l'aiuto dell'Inail».

«Non possiamo morire di fame»

«E' molto importante capire come si riapre: non possiamo morire di Covid - ha rimarcato il vicepresidente Sala - ma non possiamo morire di fame, quindi è giusto riaprire le attività e tornare a condurre una vita normale sempre combattendo il virus, perchè sappiamo che non è ancora stato sconfitto».

Il ringraziamento a chi ha già scaricato app 'AllertaLOM'

Durante la diretta, riferendosi all'app 'AllertaLOM' il vicepresidente Sala si è congratulato con i lombardi ai quali va il plauso che proviene «da diverse parti d'Italia e del mondo: state facendo un buon lavoro - ha detto rivolgendosi ai cittadini - perché con il progetto 'CercaCovid' ci aiutate nel monitoraggio della situazione, indicandoci se i sintomi aumentano, diminuiscono e in quali parti della Lombardia».

Oltre 1 milione di utenti, 3,6 milioni di questionari compilati

Attualmente hanno scaricato l'app 1.300.000 utenti e sono stati compilati 3.600.000 questionari.
«Un risultato davvero ragguardevole - ha commentato il vicepresidente Sala - considerato che abbiamo reso possibile compilare, dallo stesso smartphone, questionari anche per altri familiari (figli genitori, nonni) che hanno poca dimestichezza con l'utilizzo dei cellulari».

«Più lo fate per i vostri familiari che non hanno dimestichezza con le tecnologie - ha sottolineato Fabrizio Sala - più sarà accurata la mappa del contagio di cui disponiamo». 

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