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Bertolaso ai saluti: «Missione compiuta, non servo più alla Lombardia». Fontana: «Continuerà a lavorare con noi»

Nominato commissario straordinario all'inizio della campagna vaccinale, ha svelato la propria scelta. Il governatore, però, ha spiegato che il rapporto proseguirà

Il commissario straordinario Guido Bertolaso è ai saluti? Il 71enne funzionario e medico romano presto lasciare la Lombardia e il suo ruolo di commissario per la campagna vaccinale perché considera conclusa la sua missione. L'ex numero uno della protezione civile avrebbe comunicato la sua decisione al governatore Attilio Fontana nella giornata venerdì 23 aprile. «La macchina è organizzata, gli hub massivi funzionano. A un certo punto che credo che Bertolaso non serva più», ha anticipato alla trasmissione Quarta Repubblica (Rete4) nella serata di lunedì 26 aprile.

Per il momento non è chiaro quando Bertolaso lascerà Milano, nel pomeriggio di martedì 27 aprile il governatore Attilio Fontana, a margine di una conferenza stampa a Palazzo Lombardia, ha spiegato che il consulente continuerà a lavorare per la regione ma sarà meno presente fisicamente. «Bertolaso — ha aggiunto Fontana — continuerà a collaborare con la Regione Lombardia. Probabilmente sarà meno presente fisicamente, ma continuerà a seguire lui tutta la campagna vaccinale. Adesso è qui sette giorni la settimana, in futuro magari un po' meno. Continua a essere e sarà il consulente sulla vaccinazione. Una persona che io stimo tantissimo. La macchina che lui ha predisposto sta funzionando molto bene ma penso anche che una personalità come la sua serva sempre. Lo ringrazio per tutto quello che ha fatto fino ad oggi».

«Guido Bertolaso ha fatto sicuramente un ottimo lavoro — ha continuato Fontana —. Abbiamo ancora bisogno di lui, quindi sono convinto che continueremo a lavorare insieme perché quello della vaccinazione è un progetto assolutamente importante e rilevante».

Vaccini anticovid, Bertolaso: «Bisogna accelerare»

Sempre a Quarto Grado, nella serata di lunedì, Bertolaso ha detto che la Lombardia accelererà ancora sul fronte vaccini: «Il 29 aprile – ha spiegato il quasi ex consulente della Lombardia – arriveremo a 100mila vaccini», dopodiché «saremo in grado di farne 140 mila al giorno». Ma, ha aggiunto, «le contraddizioni in questo Paese sono tante: dobbiamo impostare una campagna di vaccinazione ancora più veloce e chiedere all'Europa di accelerare ancora di più».

Bertolaso ha poi riconosciuto che la macchina vaccinale Lombarda è tornata in carreggiata grazie anche al commissario Figliuolo e al capo della protezione civile Fabrizio Curcio. Il commissario della campagna vaccinale, infine, ha ricordato che «negli ultimi giorni in Lombardia è stato necessario rallentare la somministrazione di AstraZeneca e fare Pfizer, perché sembrava che la fornitura del primo sarebbe diminuita. Invece, dopo il rallentamento di sabato, abbiamo avuto la notizia che arriveranno altre dosi di AstraZeneca».

«Non serve un commissario part time»

Il Consigliere regionale Niccolò Carretta (Azione) ha commentato: «Ai 7 milioni di lombardi che ancora non sono stati vaccinati non serve un Commissario part time che gestisca la campagna nel tempo libero e magari "da remoto". Regione Lombardia, Fontana e Moratti chiariscano se il rapporto è concluso definitivamente oppure se si andrà avanti. Per quanto mi riguarda, se neanche 3 milioni di lombardi sono stati vaccinati non si può affatto dire che il compito sia terminato».

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