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Botta e risposta sul "Bione". Lecco Merita: «Si trovi una soluzione per riaprire», Torri: «Il centro non è chiuso»

Al gruppo di minoranza risponde l'assessore allo sport del Comune di Lecco

Scontro sul "Bione", da sempre terreno fertile per le discussioni e le polemiche. Questa volta sono i consiglieri del gruppo di minoranza "Lecco Merita di Più" ad attaccare l'Amministrazione sul tema, ricevendo la risposta dell'assessore comunale allo sport Emanuele Torri. Al centro delle due analisi sono le ripetute aperture e chiusure cui è stato sottoposto il centro di via Bruno Buozzi, che hanno messo in seria difficoltà le società del territorio.

«Centro chiuso, si trovino soluzioni»

«Nei giorni scorsi si è tenuta una riunione tra Amministrazione comunale, gestore del Centro Sportivo Bione e società sportive che lo “abitano”, una riunione che è stata particolarmente movimentata e insoddisfacente, in quanto si sono evidenziate tutte le problematiche irrisolte degli ultimi mesi - spiegano Emilio Minuzzo, Simone Brigatti e Giovambattista Caravia di Lecco Merita di Più -. Gli atleti di interesse nazionale e le società più importanti chiedono infatti di potersi allenare nella struttura, ma questo non è attualmente possibile vista la chiusura del centro stesso, che si protrae ormai da mesi e sulla quale l’Amministrazione comunale non ha mai dato una risposta concreta e proposto soluzioni alternative. Come possiamo permettere che le più importanti società del capoluogo debbano allenarsi in strutture di comuni più piccoli dovendo sostenere ulteriori esborsi monetari?».

Proseguono: «Gli accordi in essere e la situazione economica attuale dovuta alla crisi Covid obbligano a prendere decisioni oculate, decisioni sicuramente diverse da quelle prese negli ultimi mesi di governo dalla precedente Amministrazione, che sono state decisamente di “manica larga” e favorevoli al gestore del centro sportivo. Arrivati a questo punto diventa necessario e fondamentale trovare al più presto una soluzione, riaprendo finalmente il "Bione" per permettere gli allenamenti, oppure garantendo ristori per le società e gli atleti che devono spostarsi al di fuori dal comune stesso».

«Il tempo delle parole è finito - concludono -, ora è il momento delle scelte, perché questa situazione non è decorosa per Lecco e per un'Amministrazione che dovrebbe pensare meno alle “aule studio” e ai “brand” e agire di più per poter riaprire una struttura essenziale per la nostra città e per i suoi cittadini».

«Il centro non è chiuso»

La replica dell'assessore comunale Emanuele Torri non si è fatta attendere troppo: «Già da settimane gli atleti di alcune tra le principali società sportive si allenano presso il Centro Sportivo Comunale Al Bione, nel rispetto della normativa anti-covid. Il Centro Sportivo Al Bione, pertanto, non è chiuso: questa è la situazione dei fatti da cui partire. A oggi, infatti, l’accesso al Centro è consentito per quelle società che usufruiscono dell’aria esterna (Rugby Lecco e Calcio Lecco), mentre è in attesa l’Atletica Lecco, poiché al momento attuale non è ancora arrivata l’omologazione della pista di atletica recentemente ultimata. Resta, invece, chiusa al pubblico la parte interna relativa alle palestre e alle piscine, per effetto dei Dpcm di contrasto al contagio da Covid-19».

Torri entra nel merito e spiega le problematiche: «Essendo che gli stessi Dpcm prevedono l’apertura per quegli atleti interessati allo svolgimento di gare di carattere nazionale, in questi giorni sono in corso continui colloqui con il gestore per individuare soluzioni “oculate” che consentano la fruizione del Centro per le società che ne hanno diritto, senza tuttavia perdere di vista le priorità di spesa da parte dell’Amministrazione comunale in un periodo nel quale risultano davvero essere molto numerose le richieste di sostegno. Allo stesso tempo è in atto anche un continuo confronto, trasparente e collaborativo, con le società interessate a svolgere gli allenamenti e le competizioni presso il Centro Sportivo per identificare la soluzione migliore, tenendo conto delle esigenze delle famiglie degli atleti che indubbiamente stanno attraversando un momento di forte disagio. L’Amministrazione comunale è impegnata per aumentare quanto prima l’accessibilità di società e atleti al Centro Sportivo, consapevole del ruolo che lo sport riveste, soprattutto per i giovani, così fortemente provati dalle continue privazioni dettate dal contenimento del contagio da Covid».

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