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Sabato, 20 Aprile 2024
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Sospensione allevamenti visoni, Brambilla: «Urge chiusura definitiva»

«Oltre alla crudeltà verso gli esemplari, allevamenti intensivi serbatoi di patogeni sconosciuti. Chiedo che l'allevamento di animali da pelliccia sia definitivamente vietato»

«Provvedimento sostanzialmente inefficace, e comunque tardivo e non risolutivo». Così l'onorevole Michela Vittoria Brambilla, presidente della Lega italiana per la Difesa degli Animali e dell'Ambiente, definisce l'ordinanza del ministro Speranza (Salute) che sospende per tre mesi, fino a febbraio, l'attività degli allevamenti di visoni ancora aperti nel nostro Paese. «Vanni chiusi una volta per sempre».

«L'emergenza covid ci ha dimostrato una volta di più il valore degli animali d’affezione»

«Si tratta - spiega l'ex ministro - di un provvedimento di facciata che sospende un'attività già sospesa de facto nei mesi invernali. Il governo italiano non ha ancora capito ciò che nel mondo è stato compreso da molti altri governi del mondo: gli allevamenti intensivi, e in particolare quelli di animali selvatici, comportano rischi elevatissimi per la salute pubblica, possono trasformarsi in veri e propri serbatoi di patogeni sconosciuti o poco conosciuti. Almeno per questo agiscano di conseguenza, se non per pietà verso animali sottoposti a una tortura perpetua nelle gabbie, dove comportamenti stereotipati, automutilazioni, ferimenti, cannibalismo sono all'ordine del giorno, finché il gas non pone fine alle loro sofferenze. Tutto questo dovrebbe continuare per soddisfare la vanità di chi si riveste di pellicce e nonostante i rischi che questi stabilimenti rappresentano anche per l'uomo? Io da tre legislature dico di no, ogni volta ripresentando la mia proposta di legge per la chiusura di questi stabilimenti, e chiedo che l'allevamento di animali da pelliccia sia definitivamente vietato».

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