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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Attualità Calolziocorte / Via Lavello

I sindaci al palazzetto del Lavello: «Qui è tutto pronto, ma non abbiamo ancora notizie sui vaccini»

Lo sfogo: «Apertura del presidio rinviata per responsabilità di altri. I Comuni hanno fatto il possibile grazie anche alla collaborazione di medici e volontari. Qui possono essere vaccinati 100 over 80 al giorno e 200 cittadini nella fase massiva»

«Noi la nostra parte l'abbiamo fatta, così come tanti volontari: questa struttura è pronta da giorni. Il rinvio dell'apertura prevista per venerdì 26 marzo è dovuta al mancato rifornimento dei vaccini anticovid. Appena li avremo partiremo subito. Qui al palazzetto di Calolzio possono essere vaccinati oltre 100 over 80 al giorno, finiremmo nel giro di due settimane. Più avanti potremmo aprire questo hub anche a tutta la popolazione della Valle San Martino e dell'Olgintese, arrivando a 200 somministrazioni al giorno. Ma ora non dipende più da noi».

Questo il messaggio lanciato alle 18 di oggi dai sindaci Marco Ghezzi (Calolziocorte), Giancarlo Valsecchi (Erve), Paola Colombo (Monte Marenzo), Luca Pigazzini (Carenno), Marco Passoni (Olginate) e Matteo Colombo (Valgreghentino) che si sono ritrovati nella palestra del Lavello trasformata nei giorni scorsi in un polo vaccinale attrezzato per gli over 80. Unico assente Giuseppe Conti di Garlate.

Otto i comuni i cui residenti over 80 già prenotati, da venerdì 26 marzo avrebbero dovuto essere vaccinati al palazzetto, grazie anche alla disponibilità dei medici di base del territorio e dei volontari - dalla Protezione civile ai Volontari del Soccorso di Calolzio, dagli alpini ad altri con il coordinamento dell'assessore Cristina Valsecchi - che nei giorni scorsi hanno attrezzato la palestra preparandosi ad accogliere gli utenti. Ieri la doccia fredda: non ci sono i vaccini. E purtroppo ad oggi non ci sono ancora notizie su quando arriveranno. E 1.600 over 80 già prenotati restano in attesa di notizie.

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La speranza dei sindaci è di poter partire entro settimana prossima. Ma al momento nessuna certezza o comunicazioni ufficiali da parte delle autorità competenti. Al momento dunque solo una doccia fredda che ha lasciato senza parola i residenti del territorio che vedono un polo vaccinale pronto, ma fermo. Dal più diplomatico Ghezzi «si è inceppato qualche meccanismo tra chi avrebbe dovuto occuparsi dell'approvvigonamento dei vaccini» al più duro Giancarlo Valsecchi: «vergognosi i ritardi e le mancanze di Regione Lombardia». Sulla sostanza tutti hanno concordato: «I Comuni hanno fatto la loro parte e sono pronti a continuare a farla».

Al momento dunque le vaccinazioni degli over 80 continueranno negli ospedali e nelle sedi già operative, in attesa di novità da parte di Regione e Ats Brianza. Ma, tra i motivi per cui il palazzetto del Lavello diventa di particolare importanza, c'è anche quello logistico. Come ricordato da Pigazzini una signora di oltre 80 anni residente a Carenno è dovuta andare fino a Sant'Omobono dato che alcuni residenti della Valle San Martino vengono indirizzati in questo presidio della Bergamasca, a circa 30 chilometri. «Ditemi voi - ha sottolineato Pigazzini - se è accettabile avere una struttura pronta a Calolzio e sapere che una donna anziana deve andare così lontano, con disagi innanzitutto per lei e per i parenti che la devono accompagnare». Una domanda che si fanno anche coloro, la maggior parte, che stanno andando e dovranno continuare ad andare nella più vicina Lecco.

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