Campioni di domotica: Liceo lecchese premiato a livello nazionale
L'istituto superiore "Leopardi" protagonista agli KNX Italian Awards. Incoronato il lavoro di Giacomo Castelli e Anna Comini quale "Miglior progetto scuole e istituti tecnici"
Si sono conclusi da pochi giorni i KNX Italian Awards e il Liceo Leopardi di Lecco, con il suo laboratorio di domotica, ha vinto il “Miglior progetto scuole e istituti tecnici”. KNX, associazione che promuove lo sviluppo dello “standard unico” per applicazioni di Home & Building Automation e ormai diventata punto di riferimento nel mondo delle costruzioni, ogni anno organizza infatti i suoi “Italian Awards”, competizione che premia i progetti realizzati sul territorio nazionale che si siano distinti in termini di innovazione ed eccellenza realizzativa. I premi sono aperti a progettisti, installatori, system integrator, scuole e altri operatori attivi.
"La partecipazione al progetto nasce da una doppia necessità - ha spiegato Roberto Cariboni, docente responsabile del laboratorio di domotica del Liceo Leopardi - La scuola voleva ristrutturare delle aree dismesse dell’edificio e gli studenti dello Scienze Applicate dovevano lavorare ad un progetto di domotica». E così è nato il sistema di comando a distanza dell’impianto di illuminazione e riscaldamento dei nuovi laboratori, regolabili entrambi a livello di intensità.
Premiato il progetto legato al tema attuale: il risparmio energetico
Un progetto che si è rivelato estremamente proficuo per quanto riguarda un tema molto importante e attuale, quello del risparmio energetico. Un lavoro che, come raccontano i due studenti del Leopardi diplomati a giugno che hanno ritirato il premio nei giorni scorsi a Torino, ha insegnato molto ed è servito anche dopo le scule superiori.
"Abbiamo iniziato questo laboratorio dal primo anno e fino al quarto, due ore a settimana dedicate i primi anni all’architettura e gli ultimi alla domotica insieme agli esperti del settore, che ci hanno introdotto al mondo del lavoro, alla pratica - ha dichiarato Giacomo Castelli, ora studente di Ingegneria della produzione industriale al Politecnico - E questa è la cosa che mi è piaciuta di più: l’applicazione della teoria, un aspetto che ci ha permesso di esplorare in anticipo il mondo del lavoro".
"È stata un’esperienza che mi è piaciuta molto - ha sottolineato Anna Comini, che ora frequenta Produzione industriale al Politecnico a Lecco - Provare a programmare con il software le luci delle lampadine e il riscaldamento, vedere da vicino le dinamiche di un progetto come questo mi ha aiutata poi a capire cosa scegliere all’Università, ho provato in prima persona cose che magari in altre scuole non avrei potuto fare".